Il riposo a letto durante la gravidanza potrebbe essere più nocivo che positivo. Stando a quanto sottolinea una recente ricerca elaborata dalla Società americana di medicina materno-fetale, infatti, non vi è alcuna evidenza che tale pratica e abitudine migliori l’esito della maternità , aiutando la donna a portarla a termine senza problemi. Sembrano invece essere verificati gli effetti negativi che tale prassi avrebbe sul bambino, incrementando problemi di coagulazione del sangue, con possibili conseguenze come trombosi o emboli, diabete e depressione.
Stando a quanto ricordava l’Ansa citando Anthony Sciscione, uno dei coautori delle linee guida formulate della Society, “il riposo forzato può portare invece a problemi di coagulazione, che possono evolvere in trombosi o emboli potenzialmente molto dannosi che possono raggiungere anche i polmoni”.
La mancanza di attività può inoltre esporre al rischio di diabete gestazionale, come dimostrato da alcuni studi secondo i quali nelle donne a cui viene prescritto il riposo a letto vi sarebbero maggiori livelli di glucosio nel sangue, con incremento del rischio di sviluppo di disturbi psicologici, come ansia e depressione. Il riposo forzato induce inoltre ad abbandonare il lavoro, con ulteriori conseguenze (negative) sul reddito familiare.