Tutti i genitori dovrebbero ben sapere che la prima visita dal dentista, da parte dei propri bimbi, è un momento essenziale nello sviluppo dei piccoli. La prima visita dal dentista permette infatti di verificare che i dentini da latte stiano spuntando e crescendo bene e permette altresì di avviare una corretta prevenzione in linea con le indicazioni del pediatra.
Ma quali indicazioni seguire?
Anzitutto, oggi è consigliabile effettuare un primo controllo dal dentista già a 1 anno di vita o, comunque, entro i 6 mesi dalla comparsa del primo dentino. Un consiglio che vale per tutti, al di là di eventuali problemi sorti nel frattempo: la finalità di tale accuratezza è infatti quella di applicare una strategia di prevenzione (e non di sola cura) e aiutare il bambino a familiarizzare con il dentista e l’ambiente odontoiatrico, che negli anni diverrà una costante di benessere.
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Non solo. Il dentista potrà aiutare proattivamente i genitori ad affrontare il primo grande “ostacolo”: l’eruzione dei dentini. Una situazione che, come tutti i papà e le mamme che vi sono passati attraverso, è generalmente accompagnata da disturbi di lieve entità e comunque passeggeri, specie per i molaretti. Un dolore che spesso è in realtà un semplice fastidio, determinato dall’impressione del bimbo di avere qualcosa di “nuovo” in bocca, acuito a volte dalla forma piatta e tagliente dei denti anteriori, che ne agevola l’uscita, o della superficie grande e larga dei molari.
Altre volte il fastidio è ancora più persistente, a causa di gengive gonfie e infiammate, salivazione abbondante, irritabilità, sonno disturbato e, in alcuni casi, febbre, diarrea e inappetenza. Ad ogni modo, nessuna paura: nel caso in cui il bimbo dovesse mostrare questi sintomi durante l’eruzione dei molari, sarà spesso sufficiente applicare una crema specifica ad azione calmante o massaggiare le gengive con una garza sterile imbevuta di acqua fredda.
Sono inoltre pur sempre efficaci i c.d. “dentaruoli”, che potranno essere oggetto da mordere per attenuare il fastidio. Potete anche valutare l’acquisto di quelli che hanno un liquido refrigerante all’interno per sfruttare l’azione disinfiammante e leggermente anestetica del freddo. Da considerare con il pediatra anche i farmaci omeopatici, a base di alcuni tipi di erbe efficaci nel contrastare il dolore alle gengive, come camomilla, erba gatta, timo e calendula.
Ciuccio e dentini
Un cenno specifico dovrà inoltre essere posto nei confronti del ciucco, strumento cui tantissimi bimbi hanno l’abitudine di ricorrere a lungo. Il consiglio degli esperti è comunque quello di abbandonare tale prassi non oltre i 3 anni, per non correre il rischio che interferisca con l’allineamento dei dentini, con la formazione di un morso aperto anteriore, cioè denti superiori che non toccano gli inferiori, dentini superiori sporgenti o palato stretto.
Lavarsi i denti
Infine, uno sguardo alla base della salute orale, il lavaggio dei dentini. Al fine di non creare dei drammi, è bene trasformare l’appuntamento con lo spazzolino in un gioco, lasciando magari scegliere la bimbo colori, personaggi e disegnini dello spazzolino. Fin da subito è bene far comprendere ai bimbi che i denti vanno lavati dopo ogni pasto o, almeno, al mattino e alla sera, con una particolare attenzione proprio al lavaggio serale, poco prima di andare a letto.
Dopo il lavaggio serale, guai a dare ai bambini il biberon con la camomilla zuccherata o il latte o, peggio ancora, il ciuccio intinto nel miele. Durante le ore notturne infatti il sonno riduce la produzione di saliva e, dunque, lo zucchero e gli altri componenti possono depositarsi più facilmente sui denti aumentando il rischio di carie.
Può infine essere utile lavare i dentini con i genitori o un fratellino, perché è risaputo che ai bimbi più piccoli piace emulare i grandi (e inoltre possono capire meglio movimenti e
durata dello spazzolamento).