Pochi giorni fa la Procura di Cagliari ha chiuso una lunga inchiesta avviata nel 2013: nel mese di giugno di quell’anno un bimbo di appena due settimane giunse all’ospedale in preda a un’emorragia cerebrale.
A portare il bimbo nella struttura era stato il padre, resosi conto che il piccolo respirava male. Purtroppo, dopo anni di indagini, è stato accertato che il colpevole del fattaccio è stato proprio il padre, che scosse troppo forte il bimbo, poi morto, creandogli il pregiudizio fatale.
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Secondo quanto affermano gli accertamenti condotti dagli esperti medico – legali, infatti, il piccolo sarebbe morto a causa della sindrome da bambino scosso (Sbs, Shaken Baby Syndrome), una sindrome che racchiude quegli stati di rabbia e frustrazione che assalgono alcuni genitori i quali, non riuscendo a calmare il pianto del neonato, perdono il controllo e lo scuotono provocandogli danni celebrali purtroppo spesso fatali.