Guide e Consigli

Metodo Ogino-Knaus, funziona davvero? Quello che c’è da sapere

ogino-knaus-0

Il metodo Ogino-Knaus (o metodo di Ogino-Knaus) è un metodo anticoncezionale naturale, che non utilizza alcuna sostanza “esterna” per poter regolare la fertilità della donna, e che trae origine dagli studi condotti a metà degli anni ’20 dal medico giapponese Kyusaku Ogino, integrati qualche anno più tardi dal medico austriaco Hermann Knaus.

Ma come funziona questo metodo anticoncezionale naturale? Ed è realmente efficace?

Come funziona il metodo Ogino-Knaus

ogino-knaus-1

Cominciamo con il ricordare che sul metodo Ogino-Knaus si sono storicamente succedute numerose controversie, tanto che lo stesso medico giapponese si allontanò dalle integrazioni compiute da Knaus ritenendole non attendibili.

Al di là della propria “scuola di pensiero” è comunque possibile ricordare come il metodo serva – attraverso un’osservazione statistica sul ciclo di fertilità della donna – a individuare quali siano i giorni fecondi, al fine di poter gestire in rapporti sessuali aumentando o diminuendo la possibilità di ottenere la fecondazione. Basandosi su una sola analisi statistica, il metodo è tutt’altro che infallibile. Tanto che, in tempi nemmeno troppo recenti, ha dovuto subire degli arricchimenti considerevoli attraverso studi sviluppatisi nei decenni successivi.

Come utilizzare il metodo Ogino-Knaus

ogino-knaus-2

Introdotto quanto precede, cerchiamo di chiarire con un esempio concreto come utilizzare il metodo. Il metodo consiste infatti nel suggerire l’astensione dai rapporti sessuali durante i giorni che hanno più probabilità di fecondazione, sulla base dei fenomeni biologici del ciclo mestruale, a sua volta suddiviso nel periodo “fecondo” (che è quello coincidente con l’ovulazione) e sterile.

Leggi anche: Il 45% delle ragazze italiane non usa alcun metodo contraccettivo

Secondo il metodo, l’ovulazione avviene una sola volta per ciclo, con mestruazioni che avvengono circa 14 giorni dopo l’ovulazione. L’ovulo può vivere all’interno dell’utero per 24 ore, mentre gli spermatozoi possono sopravvivere fino a 72 ore. Sulla base di ciò, in un ciclo che dura 28 giorni, l’ovulazione dovrebbe avvenire tra il 12mo e il 16mo giorno del ciclo. Pertanto, tenendo in considerazione tutti gli aspetti sopra formulati, il periodo fecondo dovrebbe essere compreso tra il 10mo e il 18mo giorno del ciclo.

Metodo Ogino-Knaus, perché non è vantaggioso

ogino-knaus-3

Compiamo ora un ulteriore passo in avanti cercando di capire quali siano, nella realtà, le concrete applicazioni del metodo. In primo luogo, è conveniente osservare che nella maggior parte delle donne la durata del ciclo mestruale è irregolare o diversa da quella indicativa di 28 giorni: tale aspetto comporta il rischio di compiere dei dati errati sull’ovulazione e, pertanto, sull’effettiva fecondità della donna.

In particolare, secondo quanto rivelava un recente studio statunitense, il metodo fallirebbe in almeno 14 occasioni per 100 anni / donna. un altro studio parallelo, che non ha tenuto conto del livello di istruzione del campione (che nel primo studio veniva considerato solamente a livello medio-alto) eleva la probabilità di gravidanze indesiderate ad almeno 38 per 100 anni / donna. Stando all’indice di Pearl, che misura la percentuale di insuccesso dei metodi contraccettivi, per il metodo si attesta intorno al 16-30%, con una percentuale che è pertanto ben definibile come “insoddisfacente”, soprattutto se viene rapportata ai metodi contraccettivi ormonali, o barriere di altra natura.

Leggi anche: Spirale anticoncezionale, cos’è, come funziona e quanto è sicura

ogino-knaus-4

Naturalmente, non occorre dimenticare come il metodo contraccettivo Ogino-Knaus può comunque essere piuttosto utile – soprattutto se utilizzato in sinergia con altri metodi naturali – per poter svolgere un’azione preventiva sui giorni di maggiore fertilità della donna.

Precisiamo inoltre che, per le sue caratteristiche, il metodo è riconosciuto e ammesso dalla dottrina della Chiesa Cattolica, con riconoscimento ufficiale il 29 ottobre 1951, quando il Papa Pio XII, durante un discorso rivolto all’Unione cattolica italiana delle ostetriche, si espresse sottolineando come “l’osservanza dei tempi infecondi può essere lecita sotto l’aspetto morale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *