Ha commosso la Scozia la vicenda di Ross Taggart, 31enne di Dunfermline, disperato per l’addio della propria mamma, letteralmente scomparsa. Una disperazione talmente ampia e profonda che il giovane ha chiesto aiuto a tutti per poterla ritrovare. “Vorrei solo ringraziare tutti per il vostro sostegno” – scriveva su Facebook – “Spero che la mia mamma si faccia viva al più presto”. Della mamma, Carol-Anne, 54 anni, continuava a non apparire alcuna notizia.
Nel mentre che il giovane cercava aiuto per individuare la propria mamma, gli investigatori iniziavano a scavacare nella vita del figlio. Hanno così scoperto che la sera della scomparsa il giovane era andato a casa di una sconosciuta contattata attraverso un sito di incontri. Un comportamento abbastanza strano per un uomo che si dichiara preoccupato per la scomparsa della mamma. E un comportamento ancora più strano se si pensa che subito dopo Ross aveva utilizzato la carta di credito della mamma per un cocktail, una cena in un ristorante, una serata al cinema.
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Proprio tale strano comportamento ha poi indotto gli investigatori a ispezionare la casa del figlio e della donna. Una ispezione che individua subito delle tracce di sangue, appartenute alla mamma. Il figlio si giustifica affermando che la donna soffriva di epistassi, ma la risposta non sembra convincere. Soprattutto perchè, nel frangente, gli investigatori scoprono che alcuni gioielli della donna erano stati impegnati dal figlio per ottenere qualche soldo.
Purtroppo, i sospetti crescenti degli investigatori vengono presto confermati. Si scopre infatti che la donna aveva anche un prefabbricato in legno a Kinghorn, dove il corpo della mamma era sepolto, avvolto in un lenzuolo. L’autopsia sosterrà che la donna è stata picchiata a lungo, prima di essere uccisa. Per il ragazzo si aprono le porte del carcere, e una condanna all’ergastolo.
