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Libretto di risparmio per i più piccoli: buone abitudini da non perdere

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Quello dell’apertura del libretto di risparmio per i propri figli è una piacevole abitudine da non perdere: un regalo molto utile, che può essere utilizzato per le spese del futuro dei bimbi, o per le esigenze impreviste. Ma non solo: il libretto di risparmio per i più piccoli è infatti l’occasione per spiegare ai bambini, man mano che crescono, il valore dei soldi e del risparmio. E, ulteriormente, permette di accumulare negli anni un gruzzoletto con cui, una volta cresciuto, potrà pagarsi l’università o avviare una propria attività lavorativa.

Ma quali sono le forme tecniche attraverso cui depositare i risparmi? Come da anticipazione del titolo del nostro post, il punto di partenza è rappresentato certamente dai libretti di risparmio individuabili in tutte le banche per la fascia 0+. Sono depositi che possono essere aperti dai genitori con un modesto capitale di partenza, e che poi può essere integrato con successivi versamenti periodici, sui quali far convergere regali o altro.

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“Si tratta di investimenti a ‘rischio zero’ o quasi” – dice Pietro Giordano, presidente nazionale dell’Adiconsum, sul mensile Mio Bambino, considerato che non si tratta di rendimenti speculativi, ma solamente di accumuli con tassi contenuti. “Perché l’investimento risulti interessante bisogna puntare a due aspetti. La lunga durata del piano di investimento e la regolarità dei versamenti”. Ancora, i libretti di risparmio dedicati ai più piccoli si rivelano degli strumenti molto convenienti: non hanno spese di apertura e di gestione.

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Chi invece preferisce predisporre un vero e proprio piano di accumulo, può optare per un Piano di accumulo capitale (PAC), collegato a un fondo di investimento. “Si versano rate mensili fisse con cui si acquistano quote di un fondo. La cifra di ingresso minima è di 1000 euro e le rate vanno da 50 euro in su”. I pagamenti possono essere modificati o sospesi senza penali. “Ma non va mai dimenticato” – avverte Giordano – che il Pac è pur sempre un prodotto finanziario. Anche scegliendo un fondo non speculativo e a basso rischio, non offre garanzie sul capitale“.