Anche in Italia sono sempre di più i genitori che decidono di “regalarsi” una foto o un video del feto. Una sorta di “anteprima” del bimbo ancora in formazione, che se da una parte può rappresentare un’irresistibile voglia di vedere il proprio figlio mentre è ancora nel grembo materno, dall’altra espone mamme e bebè a una serie di controindicazioni sulle quali la Fda statunitense sembra volerci vedere molto chiaro.
Secondo quanto ricorda infatti la Food and drug administration in un suo comunicato (è l’ente statunitense che regola la distribuzione di farmaci e di alimentari), le immagini ad ultrasuoni, così come i monitor doppler ultrasuoni portatili che fanno sentire il battito cardiaco, qualora vengano maneggiati da non professionisti, o qualora vengano applicati troppo spesso sulla paziente, possono produrre dei danni.
L’allarme assume ancora maggiore risalto se si pensa che nel corso degli ultimi anni il loro utilizzo è stato largamente fruito da tantissime donne durante la gravidanza per svelare la sagoma del feto. Se la loro fruizione è sì di grande utilità, non bisogna tuttavia confondere tale possibilità con una “moda”. In altri termini, tali macchinari sono stati progettati per poter essere usati da operatori sanitari appositamente formati e non, invece, come strumenti vendibili al banco della farmacia.
Per questo motivo l’Fda vuole scoraggiare con forza la moda di creare immagini e video ricordo del feto. Shahram Vaezy, ingegnere biomedico Fda, spiega in proposito che “anche se non vi sono prove di danni dovuti alle immagini a ultrasuoni e dei monitor del battito cardiaco, è importante che vengano adoperati da professionisti formati. Gli ultrasuoni infatti posso scaldare leggermente i tessuti e in alcuni casi produrre delle bolle molto piccole (cavitazione) in determinati tessuti”.
Insomma, gli effetti nel lungo periodo del riscaldamento dei tessuti e della cavitazione, pur non essendo noti, andrebbero comunque presi con la dovuta attenzione, visto e considerato che le ecografie a ultrasuoni dovrebbero essere fatte solo quando c’è una necessità medica e sulla base di una prescrizione (e non dunque in seguito a una semplice moda).
Eppure, nonostante ciò, e ancor di più negli Stati Uniti rispetto all’Italia, ci sono diverse aziende che vendono apparecchi che offrono questo servizio, senza poter controllare il numero e la durata delle sessioni, dando quindi vita a un vero e proprio fenomeno di moda. Insomma, sì alle ecografie, ma solo quando sono necessarie: per avere video e foto – ricordo del vostro bambino, attendete invece la nascita!
