Storie di vita

Muore a 10 anni per colpa della leucemia: ecco il ricordo della madre

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Quando un bambino di soli 10 anni muore a causa di una grave malattia, non ci sono parole in grado di confortare i sentimenti di chi ha vissuto insieme al suo amore. E dunque non può che commuovere la triste storia di Davide Lo Sardo, un bambino che ha combattuto, e perso, la sua battaglia contro la leucemia. Domenica scorsa Davide ci ha lasciato nell’ospedale Maggiore di Parma, dove era ricoverato: un addio che non cancella però il sorriso che ha saputo donare a tutti coloro i quali hanno vissuto vicino a lui, e sperato che la sua lotta avesse un esito differente.

Sul Resto del Carlino, la mamma di Davide, la signora Lidia Salami, ricorda in maniera calorosa il proprio bimbo, non senza qualche rammarico. “Per una mamma sentirsi dire dai medici: ‘signora non abbiamo più nessuna cura per suo figlio’, è terribile. È disumano” – comincia il racconto di Lidia – “Ma dove è andata a finire la ricerca? Dicono che la medicina ha fatto passi notevoli, sarà anche vero, ma io veramente non lo vedo. E così mio figlio di 10 anni, con tanta voglia di vivere, è morto perché non c’era più una cura per lui”.

La drammatica storia di Davide è iniziata quasi quattro anni fa, quando al bimbo viene diagnosticata la leucemia meloide acuta. Da quel momento iniziano trapianti e 10 cicli di chemioterapia, finalizzati ad arginare la forza della patologia. Quindi, i medici decidono di giocare un’ultima carta, quella del trapianto di materiale sano, prelevato dalla sorella Martina. L’intervento sembra aver ottenuto buoni risultati, e per un anno il piccolo ha goduto di discrete condizioni di salute. Un anno fa, però, la malattia è ricomparsa, più forte di prima. E i medici scelgono di sottoporlo ancora a una terapia mediante infusione di linfociti prelevati dalla sorella Martina. Una terapia che, però, non fornisce i suoi frutti.

Fino a quando i medici alzando le mani mi hanno comunicato che non sapevano più cosa fare e non c’erano più cure per mio figlio e che quindi era destinato a morire. Un momento terribile in cui ci è caduto il mondo addosso. Da quel momento mio figlio ha vissuto solo attraverso le continue trasfusioni e antibiotici, fino a domenica pomeriggio quando se ne è andato. Ma oltre al dolore ho tanta rabbia in corpo, perché la ricerca di cui tanto si parla, non è servita a guarire mio figlio.

E’ la testimonianza della madre. Un dolore che non cancellerà, naturalmente, il ricordo del piccolo Davide.