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Cellule epiteali squamose, cosa sono e cosa possono significare

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Un comune esame delle urine può far venire alla luce la presenza di cellule epiteali di diversa natura, generando spesso dei timori e delle preoccupazioni dei pazienti. Ma quali sono i valori “normali”? E quali sono le cause patologiche che possono determinare un incremento eccessivo di cellule epiteali? E cosa sono le cellule epiteali squamose?

Come nostra abitudine, cerchiamo di rispondere puntualmente ai vari interrogativi cominciando da un’introduzione sulle cellule epiteali.

Cosa sono le cellule epiteali

Le cellule epiteali sono cellule che rivestono l’epitelio: quelle nelle urine sono quelle giunte nell’apparato urinario a causa dell’ordinario ricambio delle cellule e, dunque, non devono affatto destare preoccupazione. Per questi motivi le cellule epiteali nelle urine si trovano in tutti i pazienti, giovani e adulti, in misure variabili.

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Varie tipologie di cellule epiteali

Tuttavia, non sempre la presenza di cellule epiteali all’interno delle urine deve essere sottovalutata o considerata necessariamente come “ordinaria”. Il loro numero eccessivo o l’eccessiva presenza di alcune tipologie possono infatti rappresentare delle spie da tenere sotto osservazione.

Per quanto concerne la tipologia, ad esempio, si può ricordare come tra le principali siano annoverabili le cellule epiteali squamose, chiamate anche con il nome di “cellule epiteali pavimentose”: si tratta di cellule dalle grandi dimensioni, piatte, irregolari, formate da un nucleo centrale molto piccolo, e citoplasma abbondante. La loro provenienza è generalmente riconducibile all’uretra, alla vagina e ai genitali esterni. Tra le altre cellule epiteali comuni riscontriamo anche quelle transizionali, anch’esso di dimensioni molto grandi, in grado di rivestire la zona che va dalla pelvi all’uretra: la loro forma può essere molto variabile, e anch’esse, come quelle squamose, sono contraddistinte da nucleo centrale piccolo e citoplasma abbondante.

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Altre cellule epiteali hanno invece dei significati maggiormente patologici e possono dunque essere utilizzate come spie per ulteriori approfondimenti. Si pensi alle cellule epiteali renali, che provengono dai tubuli renali, o quelle neoplastiche.

Valori normali delle cellule epiteali

Introdotto quanto precede, abbiamo già accennato, pur rapidamente, all’importanza di poter monitorare i valori delle cellule epiteali al fine di comprendere quali possano essere quelli “normali”. Di solito la presenza di cellule epiteali nelle urine è abbastanza rara, e dunque il valore è ricompreso in poche unità (0-20). Un valore superiore può essere oggetto di ulteriori accertamenti, soprattutto se accompagnato da rialzo di altre cellule su valori oltre norma.

Ad esempio, spesso l’incremento delle cellule epiteali è accompagnato dall’incremento dei leucociti, globuli bianchi, cellule portanti del sistema immunitario, di norma non superiori a 1-2 per campo microscopico. In valori superiori, potrebbero essere delle determinanti di potenziali infezioni nel tratto urinario.

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Ancora, valori elevati di cellule epiteali potrebbero essere accompagnate da emazie, generalmente assenti nelle urine ma riconducibili a infezioni come la cistite emorragica in caso di loro presenza. Ulteriormente, valori elevati di cellule epiteali sono potenzialmente accompagnate da presenza di batteri in quantità elevata (oltre le 100 mila cellule per millilitro).

Naturalmente, le conseguenze di un quadro quale quello sopra delineato dovrebbe essere oggetto di ulteriori approfondimenti al fine di comprendere la causa di incremento, oltre soglia consigliata, dei valori, non sempre si tratta di cause di grave entità (potrebbe ad esempio trattarsi di un’infezione alle vie basse urinarie, non grave). Ci sono tuttavia altre ipotesi di determinante che possono fare riferimento a neoplasie, patologie del rene e altri pregiudizi ancora.

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Dunque, qualora all’interno di un comune esame delle urine dovessero essere riscontrate delle cellule epiteali squamose in misura superiore a quanto ammesso o suggeribile, e la stessa presenza sia accompagnata da ulteriori valori oltre soglia, è bene consultarsi con il proprio medico per arrivare all’individuazione dei migliori esami di accertamento, utili per ricondursi a una ragione di riferimento.