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Batteri vaginali materni sui bimbi nati con cesareo? Ecco per quale motivo…

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Secondo quanto afferma uno studio condotto su una procedura ancora sperimentale (ed effettuata per il momento solo su quattro neonati), descritta sull’ultimo numero di Nature Medicine, tamponare un bimbo appena nato con parto cesareo attraverso delle garze imbevute dei batteri vaginali materni potrebbe dare i suoi benefici sul suo microbioma, ovvero sul complesso di batteri, virus, funghi (e tanto altro) ospitati sul nostro corpo.

Condotto da Jose Clemente, immunologo della Mount Sinai School of Medicine, l’esperimento cerca dunque di ricreare la stessa esposizione batterica dei neonati che vengono partoriti naturalmente: una esposizione che nei figli nati con cesareo manca, rendendo il loro microbioma composto da batteri diversi e, secondo alcune intuizioni da confermare, una maggiore tendenza, in età adulta, a sviluppare obesità, diabete, asma, allergie alimentari o ai pollini.

L’esperimento è stato effettuato dando alle donne coinvolte una garza sterile, ripiegata su se stessa, da inserire per un’ora in vagina. Rimossa prima dell’intervento, a 2 minuti dalla nascita la garza è poi stata tamponata su tutto il corpo del bimbo. Secondo il monitoraggio effettuato nel primo mese di vita, i neonati che sono stati tamponati con la garza avrebbero mostrato delle comunità batteriche più simili a quelle dei bimbi nati naturalmente.

Per quanto intuibile, è troppo presto per poter dire quale possa essere il risultato di lungo termine. Dunque, in attesa di saperne di più, meglio agire cautamente. Anche perchè, in alcuni casi (come obesità o diabete) l’effetto potrebbe essere nullo o controproducente.