A 14 anni forse si è già adulti, ma forse si è soprattutto bambini. E a guardare la commovente lettera d’addio – poi, fortunatamente, non tale – lasciata da un giovanissimo di Forlì, ci si può effettivamente domandare quale sia il confine tra le fasi di crescita di un ragazzino.
“Cara mamma e caro babbo” – scrive il giovane – “vi voglio bene. Non è colpa vostra se sono scappato, ma di questo mondo che mi opprimeva. Cercherò di stare attento e saprò badare a me stesso. Se riuscirò raggiungerò la foresta, se no farò il ragazzo di strada, reciterò scenette in giro e accumulerò spiccioli per sopravvivere. Salutate la (…). Ripeto: vi voglio bene. Mi mancherete. Non cercatemi. Per favore“.
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La lettera contiene anche un’altra scritta, nella parte laterale: “Vi causo solo delusioni e amarezze“. Nella parte bassa un riferimento al fatto che, un giorno, tornerà. Ebbene, il giorno del ritorno forse è avvenuto molto prima rispetto a quanto potesse immaginare, poichè dopo alcune ore dall’aver lasciato la lettera, è stato rintracciato dalla Guardia di Finanza.
Eppure, il giovane aveva pensato a tutto, o quasi. Preparato uno zainetto per la prima sopravvivenza, lasciato il cellulare a casa per non essere prontamente recuperato, il ragazzino è partito a caccia di nuove avventure. La mamma, trovando la lettera, si è naturalmente spaventata ed ha allertato le forze dell’ordine, che hanno permesso un avvio tempestivo delle ricerche.
Come anticipato, a trovarlo sono stati gli uomini della Guardia di Finanza, che hanno facilmente riconosciuto un bambino – o poco più – seduto infreddolito e impaurito alla fermata di un autobus. Gli uomini delle Fiamme Gialle lo hanno quindi portato in caserma, dove ha potuto riabbracciare la sua mamma.