Arriva dall’Italia una curiosa storia di “diagnosi” medica, fortunatamente a lieto fine… tranne qualche vergogna da parte dei genitori di una bimba di 8 anni che, improvvisamente, ha iniziato ad avvertire uno strano sintomo cutaneo: l’emersione di tanti puntini tra il fucsia e l’arancione, unitamente a un prurito che si concentrava in buona parte del corpo.
Ritenendo che si trattasse di qualche puntura di insetto, o qualche eritema, i genitori della bimba – una coppia di Ravenna – hanno iniziato a diffondere lo stato di salute della piccola ai propri amici su Facebook, per cercare di capire se avessero avuto delle esperienze simili con i propri figli.
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Le ipotesi sono state le più disparate: dalle punture all’herpes, passando per l’immancabile sesta malattia, sono state davvero tante le diagnosi “virtuali”.
Naturalmente, non venendone a capo, i genitori hanno poi condotto la bambina dal pediatra. Il quale, più o meno incolpevolmente, non si è reso conto della reale natura di tutti quei puntini, ed ha allargato le braccia dinanzi a quella anomala manifestazione cutanea, e al continuo grattare della bambina.
I genitori hanno dunque condotto la piccola al pronto soccorso, dove la dottoressa di turno ha subito capito di cosa si trattava. Ha infatti preso un batuffolo di cotone imbevuto di alcol, ed ha cancellato i puntini dal corpo della bimba. Puntini che, pertanto, la bimba continuava a disegnarsi sul corpo, fingendo il prurito.
Immediata la vergogna dei genitori e, probabilmente, anche del pediatra che non si è accorto del “trucco”…
