Secondo quanto afferma una recente ricerca pubblicata su Pediatrics, e condotta da un team di ricercatori dell’Università israeliana di Haifa, allattare al seno per almeno sei mesi ridurrebbe il rischio dei bambini di ammalarsi di leucemia linfoblastica acuta.
Una buona notizia che conferma la valenza di una pratica non certo sottovalutata ma non pienamente apprezzata, e che tuttavia non ha mancato di sollevare qualche perplessità.
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Tra le voci più critiche sulla ricerca c’è la giornalista americana Suzanne Barston, che ha puntato il dito contro la scarsa qualità scientifica del lavoro, “reo” di non distinguere tra periodi di allattamento esclusivo e complementare, e “colpevole” di non poter individuare ed eliminare tutti i potenziali fattori confondenti, che potrebbero aver inferito con l’associazione tra il tipo di allattamento e il rischio di malattia.