I soggetti affetti da diabete hanno necessitĂ di riporre particolare attenzione su tre pilastri che dovrebbero garantir loro una migliore salute: dieta, esercizio fisico e trattamento farmacologico (insulina o ipoglicemizzanti orali) con diversa prioritĂ a seconda del tipo di diabete.
Ebbene, nell’approfondimento odierno cerchiamo di concentrarci prevalentemente sulla dieta, scoprendo quali sono i principali contenuti all’interno delle linee guida ufficiali diramate dal Dipartimento della Prevenzione e della Comunicazione del Ministero della Salute.
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Carboidrati
I carboidrati rappresentano la principale fonte di energia, costituendo in media il 55-60% della quota calorica giornaliera che va adattata dopo valutazione individuale basata sulle abitudini nutrizionali, sulla condizione clinica e sul quadro lipidico del paziente. In genere si privilegiano i carboidrati complessi, che dovrebbero rappresentare circa il 90% del totale, rispetto agli zuccheri semplici. Sarebbero da preferire gli amidi a basso indice glicemico, e quelli ricchi di fibre e i legumi, favorendo una riduzione dei trigliceridi e un miglioramento della sensibilitĂ insulinica.
Lipidi
Nell’uomo diabetico – ma non solo! – i lipidi devono essere contenuti e tenuti sotto stretto monitoraggio poichĂ©: costituiscono la sorgente dei corpi chetonici; il loro eccesso nella dieta è il motivo relativamente predominante nell’obesitĂ ; l’eccesso di alcuni tipi di lipidi potrebbe favorire la vasculopatia diabetica; l’eccesso lipidico riduce la tolleranza glucidica e l’attivitĂ insulinica; una dieta scarsa globalmente in lipidi migliorerebbe il metabolismo endocellulare dei glicidi. Pertanto, preferire l’uso di grassi a basso tenore di colesterolo e di provenienza vegetale.
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Proteine
Le proteine sono un importante apporto per il bilancio energetico, per la crescita, lo sviluppo e il mantenimento dell’organismo. Se il diabete non è grave, si possono seguire le indicazioni per gli adulti sani, ovvero 0,8 gr/kg/die, che corrisponde a circa il 10% dell’assunzione calorica giornaliera totale, cioè a circa 63 gr/die per un uomo e 50 gr/die per una donna normopeso. Per i casi di diabete più grave, si può procedere a una riduzione, su intesa con il proprio medico.
Fibre
Un elevato contenuto di fibre nella propria dieta migliora il controllo metabolico, contribuendo a una riduzione dei livelli glicemici e lipidici. Si raccomanda pertanto un apporto intorno a 0,5 gr/kg/die.
Alcol
In generale – ricordano le linee guida ministeriali – non vi è una speciale proibizione di includere l’alcool nella dieta del diabetico. Occorre però includere il suo contenuto energetico e i carboidrati, se la bevanda ne contiene, nel calcolo calorico raccomandato. L’alcool non è metabolizzato a glucosio e se viene consumato a digiuno in soggetti insulinizzati o trattati con ipoglicemizzanti orali può provocare ipoglicemia. Ancora, ricorda il Dipartimento, le quantitĂ accettabili devono essere stabilite individualmente, tenuto conto del sesso, etĂ e dispendio calorico totale dei soggetti; comunque le calorie provenienti dall’alcool non dovrebbero mai superare il 10% delle calorie totali.
Vitamine e minerali
Non ci sono particolari indicazioni e, pertanto, si suggerisce di seguire l’indicazione valutabile per i soggetti sani.