Salute e benessere

Al Bambin Gesù arriva la Tac spaziale: ecco di cosa si tratta

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Si chiama AstroTac, è un macchinario di ultima generazione, e sarà il perno di un nuovo reparto dove i bambini verranno sottoposti a Tac: una sorta di richiamo “spaziale” dove i bambini e i genitori potranno avvicinarsi minori ansie a tali analisi, cercando dunque di alleviare i timori e i dolori del periodo di ospedalizzazione.

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In virtù delle donazioni private e pubbliche, l’Ospedale Bambin Gesù potrà dunque finalmente fregiarsi del nuovo macchinario all’avanguardia, e di una struttura che sembra realmente poter rispondere in modo specifico alle esigenze dei più piccoli e dei loro genitori.

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Di fatti, entrando nel nuovo reparto di radiologia, si potrà fruire di uno spazio davvero “stellare”, con una sala di attesa dove sono presenti raffigurazioni di costellazioni e pianeti, e una sala Tac dove invece si trova un’enorme navicella spaziale, che permetterà al bambino di trasformarsi in un vero e proprio astronauta.

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Naturalmente, oltre che contraddistinto da un approccio particolarmente “a misura di bambino“, il macchinario mostra evidenti vantaggi sostanziali. Si tratta infatti di un dispositivo contraddistinto da elevata velocità di acquisizione dei dati, accorciando dunque i tempi dell’esame: per poter effettuare la scansione di un torace di un neonato, ad edsempio, serve solamente un terzo di secondo.

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In aggiunta a quanto sopra, il nuovo macchinario può generare immagini ad alta risoluzione, irradiando un basso dosaggio di raggi X e garantendo ottime visioni degli organi interni e delle strutture vascolari. Utilizzabile in tantissimi casi, il macchinario sembra essere adatto soprattutto quando il paziente non può essere sottoposto a risonanza magnetica.

Insomma, un’innovazione della quale andare realmente orgogliosi, e un segno tangibile di maggiore attenzione nei confronti dei più piccoli e delle famiglie che si trovano a fare i conti con un periodi di ospedalizzazione.