Valentina Pilato, la ragazza 30enne che qualche giorno fa ha partorito segretamente in casa, per poi abbandonare la neonata in un cassonetto, sembra essersi pentita. “Non rifarei ciò che ho fatto, piuttosto mi leverei la vita io stessa” – sembrano esser state le parole della giovane, stando a quant oriferito da Vincenzo Lo Bue, direttore dell’Uoc di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale Cervello, il reparto in cui la ragazza ha trascorso l’altra notte (con i carabinieri che piantonavano l’uscita della porte).
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L’atmosfera all’ospedale è comunque surreale, precisa la stampa locale. Il pentimento della madre avviene infatti mentre a poca distanza veniva effettuata l’autopsia sul corpo della bambina, con il padre della figlia partecipe del grande dolore (“Svegliatemi da questo incubo” – ha dichiarato Daniele Molina, incapace di credere a ciò che ha fatto la compagna).
La ragazza che ha compiuto il drammatico gesto per il momento non può incontrare nessuno, fatta eccezione per il pm Nino di Matteo, al quale la donna avrebbe dichiarato di non volere quella gravidanza e che sarebbe stata colta dal panico al termine di un periodo depressivo vissuto nel Friuli, dove viveva con il marito.
In tal proposito, anche Daniele Molina è stato sentito per oltre due ore. “Ci eravamo trasferiti a febbraio in un piccolo centro del Friuli, a Gemona, e per questo avevamo avuto anche qualche discussione, ma non credevo che fosse così depressa da arrivare a tanto. Forse avrei dovuto interpretare alcuni segnali e capire che qualcosa non andava” – ha affermato il padre della bimba.
Intanto, gli inquirenti cercano di indagare anche nell’appartamento dove Valentina Pilato ha partorito, al fine di comprendere se sia stata aiutata da qualcuno, o se abbia fatto tutto da sola.
