mononucleosi nei bambini
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Mononucleosi nei bambini: ecco come riconoscerla e curarla

MONONUCLEOSI NEI BAMBINI

Va però ricordato che anche altri liquidi corporei, come ad esempio le lacrime,  fanno da tramite al virus. La mononucleosi nei bambini a volte si fa fatica a riconoscerla, soprattutto nei più piccini, in quanto può venir confusa come una semplice sindrome influenzale.

La mononucleosi è una malattia che potremmo definire “scolare” , nel senso che per tipologia di trasmissione, lo spazio di un’aula o quello della condivisione del gioco, diviene condivisione anche dei virus, quindi la mononucleosi nei bambini si trasmette come tutte le malattie infantili contagiose.

La mononucleosi nei bambini è una malattia che spesso non viene diagnosticata, soprattutto nei bambini più piccoli, dove sono meno evidenti i sintomi, e quindi scambiata per una influenza. Diversa è la sintomatologia, decisamente più evidente per i ragazzi che vanno dai 15 ai 20 anni.

La mononucleosi nei bambini nella sua fase di incubazione, che solitamente dura quasi un mese ed in certi casi anche più,  non è contagiosa. Lo diventa al comparire dei primi sintomi e dura circa quindici giorni.

MONONUCLEOSI NEI BAMBINI: come riconoscerla. 

mononucleosi nei bambini

La mononucleosi nei bambini si manifesta come una normale influenza di stagione. Mal di gola, vomito, mal di pancia, mal di testa, inappetenza ed un diffuso senso di spossatezza sono i sintomi piu’ evidenti che accompagnano anche un ingrossamento con secrezione delle  tonsille , evidenti come fossero placche alla gola, ed un ingrossamento anche del fegato e della milza. Anche la temperatura corporea puo’ subire un innalzamento con punte elevate superiori a trentotto e mezzo. In risposta anche a questa sintomatologia delle febbre alta, si preferisce una terapia a base di antipiretici, piuttosto che l’utilizzo di antibiotici che troverebbero uno scarso effetto contro questo virus.

MONONUCLEOSI NEI BAMBINI: durata e cura.mononucleosi nei bambini

Una volta terminata la fase d’incubazione, che abbiamo detto puo’ durare anche un mese e più, senza sintomi e senza risultare infettivi per gli altri, con la comparsa dei primi sintomi inizia anche il periodo di massima infettività.

Questo periodo di massima virulenza ed espressione sintomatica, dura mediamente dai 15 ai 30 giorni, con una fase crescente nei primi quindici giorni, per poi iniziare a decrescere, sia come scomparsa dei disturbi che come scomparsa del grado di infettività.

Quello che potrebbe protrarsi più a lungo è il senso di spossatezza. Quindi, meglio qualche giorno in più a riposo prima di riprendere la scuola o gli allenamenti se si pratica qualche sport, ed in ogni caso, prima di qualunque decisione in merito è sempre bene sentire il parere del medico che ha seguito il piccolo paziente.

In ogni caso, nel corso e decorso della malattia rimane un fattore importante il riposo ed un tipo di alimentazione leggera ma nutriente , piena di vitamine. Cibi molto brodosi e caldi, oltre ad alleviare il fastidio alla gola, potrebbero tornare utili per una corretta reidratazione.mononucleosi nei bambini

Va ricordato inoltre che la mononucleosi non è una malattia grave. Anche le donne incinte non hanno da temere in quanto, in una condizione di normalità senza complicanze,  non è pericolosa per il feto. Sebbene impiega circa trenta giorni per incubarsi, dal suo manifestarsi con i sintomi sopra elencati e dal suo divenire infettiva, si risolve in circa quindici giorni. Viene anche chiamata la “malattia del bacio” per la metodica di trasmissione tramite la saliva. Si cura essenzialmente con il riposo e…tanto ma tanto affetto soprattutto per i più piccini, poiché il sistema immunitario provvede a risolvere da solo il problema… ha solo bisogno di un po’ di tempo.