Bambino Salute e benessere

Virus intestinale nei bambini: gli errori più comuni di noi genitori che prolungano i loro disturbi

 

In genere, il segnale d’esordio della gastroenterite è il vomito, seguito dalla diarrea, cioè la riduzione della consistenza delle feci accompagnata dall’aumento del numero di evacuazioni. Nelle feci possono essere presenti anche muco e sangue. Altri sintomi possibili sono i dolori addominali e la febbre, che quindi non è sempre presente. Questi sintomi possono essere presenti tutti insieme o anche uno solo per volta, non per questo non si tratta di una gastroenterite virale: se la causa è un virus influenzale, a questi sintomi si associano anche quelli tipici dellinfluenza come febbre elevata, malessere generale e sintomi respiratori. Tuttavia possono durare da 2-3 giorni, fino a oltre una settimana. È importante comunque tener presente che, anche quando l’infezione si è risolta, sono necessari alcuni giorni perché la consistenza delle feci ritorni alla completa normalità. Alcuni accorgimenti da usare durante il disturbo.

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Il rischio vero è quello di disidratazione Vomito e diarrea, infatti, comportano inevitabilmente una perdita di liquidi. Se questa diventa importante, si possono determinare vari squilibri dell’organismo, con conseguenze anche gravi. “Per questo motivo, l’intervento più importante da fare in caso di gastroenterite è la reidratazione. Si tratta semplicemente di reintegrare le perdite di acqua, di zuccheri e sali minerali: a tale scopo, in commercio si trovano soluzioni reidratanti orali in bustine da sciogliere in acqua o già pronte all’uso. Certo, se il bambino vomita, anche la reidratazione orale può diventare problematica: in questo caso, la soluzione va proposta poco alla volta ma spesso, con un cucchiaino, e meglio se molto fredda, perché viene tollerata di più.

Non forziamo il bambino a mangiare! Riprendere a mangiare un po’ per volta In caso di vomito, è difficile che il bambino abbia voglia di mangiare, per questo è inutile forzarlo. Non appena si è risolto il vomito, però, anche se è ancora presente la diarrea, è necessario proporre al bambino i cibi solidi. Si è visto infatti che la rialimentazione precoce porta a un rapido recupero del peso, senza peggiorare il decorso della diarrea. Al contrario, il digiuno o l’ipoalimentazione prolungati possono essere responsabili di una maggior durata della diarrea.


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Cosa dargli da mangiare? Non è necessario adottare una dieta ‘in bianco’, è però importante che l’alimentazione sia povera in zuccheri semplici e grassi, che potrebbero prolungare la sintomatologia.

Sì ai fermenti lattici no agli antibiotici In aggiunta alla soluzione reidratante si possono somministrare i probiotici – in particolare prodotti con Lactobacillus rhamnosus e Saccharomyces boulardii – che si sono dimostrati efficaci nel ridurre la durata e i sintomi della malattia.