Famiglia

Vi ricordate la mamma tigre Amy Chua? Ora uno studio americano rivela che quel modello educativo è sbagliato

 

Quale tra gli archetipi genitoriali, mamma tigre, mamma panda, mamma puzzola…è più felice? Apparentemente sono le mamme tigre le meno gioiose. Perché fare la mamma tigre è molto stressante: imporre tempi e attività, ritmi di studio a bambini e ragazzi non è proprio una passeggiata anche se, essendoci meno dialettica, una volta impostato il sistema (cioè da subito) può diventare anche più semplice.

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Secondo una inchiesta americana, la più infelice è proprio la mamma tigre: ve la ricordate Amy Chua, la madre di Shangai che non accettò il biglietto di auguri per la festa della mamma da parte della figlia, perché riteneva che nel farlo, la bimba, allora aveva 8 anni, non si era impegnata abbastanza? Ecco, le madri così non sarebbero per nulla soddisfatte e sempre in tensione. Infelici loro e forse infelici i loro figli anche se hanno risultati eccellenti a scuola. 

Proprio a loro, infatti, alle mamme tigre viene riconosciuto un ruolo indiscusso nel successo scolastico, sportivo o musicale della prole. «Madre tigre» è un neologismo che nasce dal successo editoriale «Battle Hymn of the Tiger Mother», scritto nel 2011 proprio da lei, da Amy Chua, nata da genitori cinesi che l’hanno educata alla cinese e oggi professoressa all’Università di legge di Yale. La rivista Time l’ha inserita nella lista dei cento individui più influenti al mondo e lei nel famoso libro raccontava, tra lo stupore delle mamme più “mollaccione”, come si alleva un figlio (anzi due figlie).

Come è noto una vera mamma tigre deve sempre pretendere il livello A in qualsiasi performance scolastica e mai autorizzare alcuna attività extrascolastica che non sia a scopo educativo. Ma se poi la mamma è triste e non sorride? Quando l’epopea della mamma tigre ebbe inizio fu da subito polemica. Ma a questo recentissimo dato sull’infelicità della mamma tigre si aggiunge un’altra teoria, resa nota anni fa da un’altra rivista americana, che metteva addirittura in dubbio gli esiti nelle performance di quel modello educativo: capita anche che sotto questa pressione alcuni bimbi registrino risultati scolastici peggiori e mostrino alienazione familiare e problemi comportamentali. Insomma, non sono tutti uguali i bambini del mondo. Ma le mamme dovrebbero sempre sorridere e abbracciare i loro bambini. Anche per dire che devono studiare di più. O farlo subito. E meglio