Figo e valoroso. Non voglio che si parli di lui con toni pietosi o di compassione. Papo era un figo. Così dice Andrea, un papà di 41 anni di un bimbo di 10 anni, Jacopo, detto Papo, così bello da essere definito un piccolo Brad Pitt, Papo non ha mai vissuto nemmeno un giorno da «bimbo malato» e adesso che è diventato immortale continua ad essere «la più presente delle assenze». E lui che fa, per alleviare il dolore e continuare a sentirlo vicino? La straziante storia di un bambino volato in cielo mentre giocava al campeggio, proprio col suo papà.
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Nella cameretta, che divideva con sua sorella Carlotta, nulla è cambiato. I giochi sono sulle mensole, i vestiti nell’armadio. Ogni tanto dormo io nel letto di Papo. La stanza è rimasta come prima ma è vuota. Purtroppo il bimbo era nato con una malformazione congenita al cuore e il 24 agosto scorso è volato in cielo, mentre era in vacanza con mamma e papà.
Da quel 24 agosto, tutti i giorni, anzi, tutte le notti, dopo aver messo a dormire la piccola Carlotta, scrive a Papo e spera di pubblicare la sua raccolta e di girare un film sulla storia del suo bambino, per continuare a farlo vivere, insieme a lui, alla sua famiglia, alla sorellina piccola, visto che papo non avrà mai 18 anni.