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“Una violenza inumana”. Massacrata, tirata per i capelli, presa a calci e pugni sul viso: il dramma di Federica. Ecco cosa ha scatenato la furia di un 28enne

 

Massacrata, tirata per i capelli, presa a calci e pugni sul viso e ovunque sul resto del corpo finché non ha perso conoscenza. Una violenza inaudita scatenata da un messaggio dell’ex sul cellulare. Federica Luzio, di Pollenza, paese della provincia di Macerata, è titolare del ristorante “La Pecora Nera”. Ha deciso di rendere la cosa pubblica data la gravità della vicenda. Con coraggio racconta il dramma di cui è stata vittima. La donna ha affermato ai sanitari e poi ai carabinieri di essere stata picchiata da un 28enne di San Benedetto residente a Macerata. Federica aveva passato la serata in Riviera insieme a lui, ad un amico del 28enne e con un’amica della maceratese. Con il ragazzo aveva una frequentazione da tre settimane ma per lui evidentemente sembrava essere qualcosa in più. A scatenare, infatti, l’ira del ragazzo è stata una folle gelosia. Come racconta Il resto del Carlino, è nella città ascolana, in piazza San Filippo Neri, che sarebbe avvenuta l’aggressione. I due le avrebbero anche rubato le chiavi di casa e quelle del ristorante. (Continua dopo la foto)

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“Non stavamo insieme, non si può dire neppure che fossimo fidanzati – spiega la 30enne, con gli ematomi sul volto –, semplicemente uscivo con lui”. La serata spensierata di lì a poco si è trasformata in un incubo. “Nel locale in cui siamo andati a ballare c’era anche il mio ex fidanzato – spiega Luzio –. La serata prosegue tranquilla, finché non usciamo da lì e io scambio due parole col mio ex, con cui ero stata insieme due anni. Non pensavo che gli altri mi avessero visto. Comunque poi saliamo in macchina tutti e quattro, non guidavo io ma l’amico del ragazzo che stavo frequentando, quando a un tratto mi arriva un messaggio dell’ex sul cellulare. Allora il tipo con cui uscivo mi strappa il telefono di mano. È allora che si scatena l’inferno”. (Continua dopo le foto)

dentro dentrookIl racconto di Federica è agghiacciante: “Lui mi trascina fuori dalla macchina per i capelli, butta il telefono a terra e lo schiaccia col piede. Poi iniziano le botte. Una violenza inaudita. Poi ho perso conoscenza”. Il 28enne è stato denunciato. “Se ho deciso di raccontare tutto e metterci la faccia – spiega Luzio – è perché queste cose non devono assolutamente accadere. Consiglio alle donne di non aver paura di denunciare. Il ragazzo con cui uscivo ha pensato che io fossi una sua proprietà. Ma io non sono sua. Né di nessun altro”. Il 28enne e l’amico sono poi stati fermati dalla polizia, poche ore dopo i fatti, alla stazione di Civitanova.