Una commedia di Paolo Virzì in cui si riscopre l’unica certezza in grado do donare serenità e tranquillità ad un’esistenza: l’amore.
Tutti i santi giorni, la commedia di Paolo Virzì che rilancia il tema dell’amore. Guido e Antonia vivono assieme in una casa nei sobborghi di Roma. La coppia proviene da situazioni di vita diverse e possiede personalità differenti, gestisce orari lavorativi differenti. Guido è un uomo tranquillo e molto dotto, lavora di notte come portiere presso un hotel, mentre lei possiede una personalità opposta, collerica e analfabeta convinta opera presso un autonoleggio tutto il giorno e come cantante in un pub la sera. Nonostante le differenze il loro amore procede e va avanti, finché non decidono di avere un figlio e incontrano delle difficoltà, momento in cui entrano in crisi.
La fecondazione assistita e il desiderio di un bimbo non rappresenta il tema centrale della pellicola, tuttavia rappresenta il scusa per esporre la partecipazione con cui i personaggi gestiscono le difficoltà e superano gli ostacoli.
La pellicola è uno spaccato di vita quotidiana in cui si racconta la routine di una coppia formata da due personalità completamente differenti che, tuttavia, riescono a ritrovarsi e a sostenersi nelle difficoltà e nelle prove che la vita pone loro, ritrovando le risorse e le energie per andare avanti nella loro unione, nel loro amore.
Insomma, una commedia genuina che affascina e riscuote tanto successo perché parla di cose vere, di valori puliti e di vite comune, di gente comune. Parla di due giovani che ogni giorno, con i mezzi che hanno a disposizione, si apprestano a gestire la vita e le sue difficoltà insieme, in coppia e con tanto amore. Amore reale, pulito, incorniciato dalle imperfezioni delle personalità e gesta umane.
