Bambino

Tra impegno a scuola e primavera, come aiutare bambini e ragazzi a superare l’eccesso di stanchezza

 

Il periodo primavera/estate coincide con la fine della scuola che, ad ogni età, rappresenta un momento di particolare impegno psico-fisico soprattutto se si aggiunge lo stress di dover recuperare periodi di mancato studio, con i campionati di fine anno delle varie società sportive, con le rappresentazioni teatrali scolastiche, frutto di un lavoro di mesi, con i saggi delle varie attività extrascolastiche. Inoltre, se a ciò aggiungiamo che il cambiamento climatico tipico di questa stagione è sempre meno progressivo, ma repentino e a tratti brutale, e impedisce all’organismo di adeguarsi alle temperature più alte, il cerchio è chiuso. Cosa fare per i nostri bambini e ragazzi che accusano tanta stanchezza?

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Alcuni genitori non sopportano un calo di attività e di impegno fisiologico dei figli, vedono solo la prestazione che in questo momento deve essere eccellente, ed esigono una continuità del risultato. Dall’altra parte i ragazzi non reggono il peso di questa responsabilità fino in fondo e si adeguano all’unico argomento comprensibile per i grandi: “Non ce la faccio più!”. Anche il carico delle attività, che inizialmente sono anche piacevoli e che hanno scelto, si fa pesante, dato che prevedono sempre la competizione o la performance e alla fine diventano estenuanti.

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Questa stagione richiede:

  1. Buon senso: non tirate troppo la corda, anche i figli eccellenti si stancano.
  2. Cambio di alimentazione: preferite la frutta, presentata in tutti i modi possibili: frullati, concentrati, macedonie, gelati, dolci. Una banana al giorno, con il suo contenuto in potassio, o un kiwi al giorno, col suo contenuto in potassio e vit. C, possono essere utili. Sfruttate le verdure di stagione, che sono tante e tutte gustose.
  3. Aumento della quantità di acqua: i bambini, a volte, bevono poco perché dimenticano di farlo, ricordarlo ogni tanto migliora l’idratazione.
  4. Prestazioni scolastiche: non insistete eccessivamente, quel che è fatto è fatto
  5. Medico: rivolgetevi al medico solo quando avvertite che, senza chiederlo ripetutamente ai ragazzi perché rischiamo di comunicare loro un problema che non è reale, sembrano veramente spossati o osservate un cambiamento nell’umore, in quel caso sarà utile effettuare anche degli esami del sangue.