Bambino

Tosse nei bambini: come distinguere una infezione virale da una complicazione batterica che porta alla polmonite

 

Ogni volta in cui i bambini hanno una “brutta tosse” pensiamo al peggio, alla polmonite, saltando a pié pari il rischio più comune di una bronchite e di una infiammazione di natura virale. Tutti i sintomi per imparare a distinguere la polmonite dalle altre forme di infezione delle vie respiratorie.

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Sintomi In tutti i gruppi di età i segni clinici caratteristici delle polmoniti sono:
-febbre (Temperatura > 38,5°C), a volte anche senza febbre, spossatezza, tosse, respiro affannoso, aumentato lavoro respiratorio (muscoli intercostali), ipossia (cianosi), apnea, cervicalgia e dolore addominale

Diagnosi La diagnosi di polmonite è clinica, si basa cioè sulla presenza di sintomi quali la febbre, la tosse, la difficoltà respiratoria. Ciò è ovviamente facile nei casi nei quali l’interessamento del parenchima polmonare è molto importante e dove l’obiettività toracica è così eclatante da essere facilmente evidenziata anche dai medici meno esperti. I problemi rilevanti sorgono per i casi più lievi e in quelli iniziali, nei quali la diagnostica differenziale tra le forme che hanno interessato il polmone e quelle che sono limitate alla trachea o ai bronchi non è sempre agevole. Questo è un punto critico perché le forme bronchiali sono in oltre il 60% dei casi dovute a virus, mentre le polmoniti sono più spesso ad eziologia batterica: ciò impone un diverso approccio terapeutico, con la scelta di antibiotici “ad hoc” per le polmoniti e con un atteggiamento di attesa per le tracheiti e le bronchiti. La cosa migliore è sottoporsi ad una radiografia

Come si cura In condizioni socio-ambientali favorevoli, il 90% dei bambini affetti da polmonite può essere trattato a domicilio.Il 10% dei bambini affetti da polmonite necessita del ricovero ospedaliero; tra questi il 10-20% (1-2% del totale dei casi) presenta complicanze e quindi un quadro grave.

Consigli per i genitori Ci sono alcuni segnali ai quali i genitori devono prestare attenzione: se la febbre si mantiene elevata per più di tre giorni, ma soprattutto se il bambino respira in modo più affannoso, cioè con atti respiratori più veloci e più corti; in alcuni casi si può notare un infossamento sulla gabbia toracica o sul giugulo, segno di una maggiore difficoltà respiratoria.  A questi sintomi di solito si accompagnano tosse persistente e un generale stato di spossatezza e inappetenza. Se a essere interessati sono i lobi vicini all’addome, inoltre, il bambino potrebbe accusare anche mal di pancia. In caso di comparsa di febbre persistente e dei segni descritti, far valutare immediatamente il piccolo paziente da un pediatra.