“Gli darò tutte le chiavi, ma sarà lui a sceglierle. Lo aiuterò a diventare chi vuole, ma sempre nel rispetto degli altri. Sia io che mio marito condividiamo l’idea che nostro figlio sia altro da noi. Anche se poi Pierre proverà a fargli fare vela e combattimento medioevale, lo so già… Ma qualunque cosa scelga, vorrei che trovasse il modo di avere un impatto positivo sul mondo”. Beatrice Borromeo racconta il rapporto con il figlio, ma prima ancora il travaglio e il parto. La giornalista 32enne non ha dubbi: il giorno più bello della sua vita è quando è nato Stefano Ercole Carlo, il figlio che ora ha sette mesi. E per la prima volta al Corriere della Sera racconta come è nato: parto naturale, dopo l’epidurale però. “Ventitré ore di travaglio. Avevano fatto in tempo a venire tutti i miei amici da Milano e i miei familiari. La sala parto era piuttosto affollata… Medici e ostetriche sono stati bravissimi” sottolinea. (Continua dopo la foto)
Beatrice Borromeo ricorda ogni istante di quelle ore trascorse con Pierre Casiraghi, il marito, con lei in sala parto per assistere.Di lui svela che non si lamenta mai, qualsiasi decisione lei prenda: “Non è il tipo. Pensa con la sua testa. E una persona sensibile e colta, in grado di capire le cose in anticipo. Legge gli altri in modo veloce. E’ molto sano di testa, ha i valori al posto giusto, un fortissimo senso della famiglia”. (Continua dopo le foto)
Si sono conosciuti a Cannes: “Ero lì per Annozero, per fare le riprese dopo l’uscita del Divo di Paolo Sorrentino. Pierre mi vede, si avvicina e dice: “I love you and I will marry you” (Ti amo e ti sposerò, ndr). Io risi. E lui: “You will see” (vedrai)”. Poi parla della famiglia. Sente spesso le sue sorelle e il papà e anche con la mamma, Paola Marzotto, dopo la nascita del figlio, le cose sono cambiate. Un piccolo miracolo, insomma: “Lei è molto legata a mio figlio e ci tiene a vederlo il più possibile. Io ormai ho accantonato tutti i risentimenti che avevo da piccola, ci ho fatto pace, ora so che le persone sono come sono. Non c’è più nessuno della mia famiglia, inclusa mia madre, che mi faccia soffrire”.