Arrestato con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata. Il gestore di un centro estivo a Dragona è ora ai domiciliari per aver molestato una bambina di dieci anni, in bagno e in uno spogliatoio. Ad aggravare la sua posizione il fatto che l’uomo, un quarantenne sposato e con figli, fosse il gestore di u n centro estivo per bambini e ragazzi. Proprio una di quelle strutture in cui i genitori lasciano i figli quando le scuole sono chiuse.
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L’indagine, come riporta Il Messaggero, è scattata dal racconto di una bimba. La piccola per non tornare al centro estivo, dopo qualche giorno di assenza, aveva detto alla mamma di essere troppo stanca. «Non ce la faccio proprio. Non voglio andare». Una giustificazione che non ha convinto la mamma che ha insistito ottenendo dalla piccola altre spiegazioni: ha raccontato di aver visto il titolare del centro molestare una bambina in bagno e poi un’altra bambina nello spogliatoio. Un’altra scorciatoia per non confessare quello che secondo gli inquirenti non sarebbe riuscita ad accettare: la sola vittima sarebbe stata lei. Ma non trovava il coraggio e le parole giuste per dirlo. La denuncia è scattata subito, a fine luglio.
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Le indagini coordinate dal pm Silvia Santucci e eseguite dagli investigatori del commissariato Ostia Lido hanno portato alla richiesta della misura cautelare per il titolare del centro estivo, misura firmata dal gip Alessandra Boffi. Ulteriori riscontri al racconto della bambina sarebbero arrivati dagli accertamenti effettuati dalla Polizia in maniera riservata i primi giorni di agosto.