Non sempre è facile restare incinta. Anzi, sono numerosi i casi di donne che hanno difficoltà a concepire. A venire loro in aiuto, oltre ai metodi classici (Ogino-Knauss, Billings, temperatura basale) c’è il test di ovulazione chimico, che determina il giorno dell’ovulazione e quindi il periodo fertile. Quando il follicolo scoppia e viene rilasciato l’ovulo, questo resta nelle tube per un po’ di tempo mentre si muove verso l’utero ed è in quel momento, per circa 24 ore, che può essere fecondato e dare inizio ad una gravidanza. Esistono insomma dei test appositi, simili ai test di gravidanza nel loro utilizzo e che danno una indicazione dell’aumento dell’ormone LH. Questo ormone ha un picco molto elevato proprio il giorno prima dell’ovulazione, proprio il momento che interessa. Ma c’è da calcolare anche dell’altro: gli spermatozoi una volta emessi vivono per 48/72 ore. Ecco perché sono considerati fertili i giorni nei quali la vita dell’ovulo e la vita degli spermatozoi possono incrociarsi per dare inizio ad una nuova vita. Questo significa che i giorni più fertili (ovvero con maggiore probabilità di concepimento) sono quindi quello precedente l’ovulazione e quello dell’ovulazione. (Continua dopo la foto)
Questi test normalmente funzionano tenendoli per qualche secondo sotto il getto di pipì (vedere il foglietto per il tempo e per il momento migliore della giornata nel quale farlo). In alternativa, si può prima raccogliere l’urina in un contenitore sterilizzato e successivamente intingervi lo stick per circa 15-20 secondi, per poi attendere l’esito che si ottiene con la lettura di alcune barrette colorate dello stick. (Continua dopo le foto)
I metodi tradizionali cercano di “indovinare” il giorno dell’ovulazione, quindi perdono quello precedente, altrettanto importante. E’ per questo che i calcolatori indicano di iniziare i rapporti prima del probabile giorno di ovulazione. In realtà, anche se mancano ancora 24-48 ore alla piena ovulazione, le probabilità di concepimento sono comunque buone poiché, in questo breve arco temporale, i semi dell’uomo sono in grado di sopravvivere all’interno delle ghiandole del collo dell’utero.