Salute e benessere

Smog oltre ai limiti fuori dalle scuole di Roma. L’allarme di Greenpeace: per gli studenti della Capitale “ogni respiro è un rischio

 

Allarme smog non solo al Nord Italia. Greenpeace ha rilevato che l’aria delle scuole capitoline contiene concentrazioni di biossido di azoto (NO2) ampiamente al di sopra del valore individuato dall’Organizzazione mondiale della sanità per la protezione della salute umana. Nel corso delle ultime settimane, come riporta Adnokronos, l’associazione ha svolto monitoraggi tra le 7 e 30 e le 8 e 30 del mattino, nelle vicinanze di dieci scuole dell’infanzia e primarie di Roma e quello che è emerso è tutt’altro che rassicurante. Si sono registrati, infatti, dei picchi elevatissimi di concentrazione di biossido d’azoto che risultano ancor più allarmanti se si considera che già nel 2005 l’Oms segnalava come nei bambini gli effetti patogeni del NO2 sul sistema respiratorio siano provati anche per concentrazioni inferiori a quelle rilevate da Greenpeace. A Roma tre quarti del biossido di azoto presenti in atmosfera sono originati dal traffico, e in particolare dai veicoli con motori diesel. (Continua dopo la foto)

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Quali sono gli effetti sulla salute? C’è poco da stare tranquilli: il biossido di azoto è classificato tra le sostanze certamente cancerogene, i suoi effetti patogeni sono principalmente a carico delle vie respiratorie, del sistema sanguigno, delle funzioni cardiache. È particolarmente nocivo sui bambini, cui può causare infezioni alle vie respiratorie, asma, polmoniti, ritardo nello sviluppo del sistema nervoso e dei processi cognitivi. L’esposizione al NO2 è causa inoltre di nascite precoci e sottopeso; per le donne in gravidanza c’è un maggiore rischio di complicanze. (Continua dopo le foto)

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L’allerta per i più piccoli dovrebbe essere massima. Tutti i giorni, prima di entrare a scuola, i nostri bambini fanno un pieno di sostanze tossiche che possono danneggiare gravemente la loro salute e la loro crescita. Per questo motivo Greenpeace ha deciso di chiedere ai sindaci delle città italiane più colpite dal biossido di azoto (Roma, Torino,Milano e Palermo) di prendere presto provvedimenti radicali per abbattere questo inquinante. Una modo semplice per abbattere le concentrazioni di biossido di azoto sarebbe quello di limitare progressivamente la circolazione dei motori diesel.