“Sei solo un povero scemo, un rincoglionito, un ebete, maledetto musso, schifezza umana”. Offese terrificanti, e non si fermava agli insulti. Oggi, a 70 anni, un padre è stato condannato per i trattamenti che riservava al figlio di 5 anni. Un figlio disabile.
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Contestazioni raggelanti, quelle contenute nel capo di imputazione sulla base del quale V. C., 70 anni, è stato rinviato a giudizio nella mattinata di mercoledì 6 luglio dal giudice per le udienze preliminari Alessandra Martinelli.
L’uomo avrebbe picchiato e offeso anche l’altro figlio, all’epoca sui 9 anni. I fatti ipotizzati nel capo di imputazione si sarebbero verificati tra il 2014 e il 2015, poco fuori Rovigo. Vittima dei maltrattamenti sarebbe anche la moglie, di 39 anni, straniera, che pure avrebbe fatto le spese di comportamenti molto pesanti. Le sarebbe stato impedito di chiamare i parenti, le sarebbe stato portato via il telefono, sarebbe stata chiusa in casa, impedendole di uscire.
La donna però è imputata anche lei di maltrattamenti nei confronti dei due figli, dal momento che pure lei li avrebbe offesi e si sarebbe scagliata contro di loro. Si trova quindi a processo nella duplice veste di imputata e persona offesa. La assiste l’avvocato Dania Pellegrinelli che, a fronte del rinvio a giudizio disposto nella mattinata di mercoledì 6 luglio, confida di dimostrare l’estraneità dei fatti della donna. Il padre era invece difeso dall’avvocato Gianluca Pertoldi. Ora sarà il giudice del dibattimento a valutare la sussistenza dei reati contestati.
Soddisfazione invece dall’avvocato Anna Osti di Rovigo, costituita parte civile per le due piccole vittime dei presunti maltrattamenti e specializzata nel seguire i casi di minori e donne maltrattati, abusati o comunque in condizione di difficoltà. Sarà presente anche a dibattimento per tutelare i due minori. E’ anche stata nominata loro curatore speciale.