Secondo quanto affermano le mamme italiane all’associazione no profit Liberiamo, la scuola dovrebbe insegnare più arte e, in particolare, fotografia e teatro. Inoltre, più tempo dovrebbe essere dedicato alla religione e agli argomenti maggiormente legate all’ambiente. Una riponderazione delle ore che va quindi a sminuire altre materie più “tradizionali”, probabilmente perchè l’insegnamento di tali materie è visto come estremamente carente.
A conferma di quanto sopra, basti considerare come le madri segnalino che l’italiano è una materia che lascia evidentemente scontenti studenti e genitori (per le mamme dovrebbe infatti contribuire a far scrivere meglio), mentre l’informatica dovrebbe essere potenziata rispetto a quanto avviene oggi.
Altro punto debole evidenziato dalle mamme sono le lingue straniere. Per le madri italiane, bisognerebbe cercare di insegnare più linguaggio parlato e meno letteratura: insomma, un insegnamento più pragmatico e meno teorico, che possa realmente permettere ai giovani di potersi confrontare alla pari con i loro colleghi europei. Tra le materie che le madri chiedono di poter sviluppare in maniera più efficiente spiccano anche storia contemporanea (piuttosto che quella classica e pre moderna), diritto ed economia.
Per quanto infine concerne le attività extrascolastiche, più di una mamma su due (il 53%) segnala che le stesse dovrebbero essere potenziate, mentre solamente una mamma su quattro (il 26%) richiede orari più flessibili. Negativo è inoltre il giudizio sui professori, giudicati complessivamente come sostanzialmente impreparati, e che – occupandosi solo di didattica – non curerebbero i loro figli da un punto di vista pedagogico educazionale, con metodi troppo classici e troppo incentrati sulla teoria.