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Scappa sulla tomba della mamma per sfuggire all’orco, il padre. Storia di un degrado familiare

 

In tribunale se ne vedono di tutti i colori, ma ieri c’è stata un’udienza davvero choc. L’imputato è un uomo di 42 anni, accusato di avere picchiato e maltrattato ripetutamente i due figli minorenni e la moglie.

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scalza3Bastonate, schiaffi e forchettate al collo. E ancora, bastonate a sangue fino a spezzare quell’arma di legno sulla schiena della moglie di 35 anni appena, nonostante lo “scudo” dei figli – un maschio di 15 anni e la sorella di 14 anni – pronti a incassare nuovi ematomi per impedire il massacro dell’amata mamma.

Cronaca di un inferno familiare, finito con l’arresto di quel picchiatore, padre dei due ragazzi nati in Italia e marito della donna: un albanese di 41 anni, dipendente di un’azienda, residente da anni nella zona di Teolo. L’accusa è di maltrattamenti aggravati nei confronti dei due figli e della moglie.

scalza2Ad aggravare la situazione di degrado familiare, il fatto che questo ‘mostro’ usasse violenza sulla moglie nonostante fosse malata di cancro, malattia che l’ha portata alla morte nel luglio dell’anno scorso.

Tra i testimoni chiamati dalla pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Roberto Piccione, è stato sentito l’uomo che per primo ha soccorso la figlia del 42enne, una ragazzina di 14 anni che, disperata, nel pomeriggio del 6 ottobre del 2015, stava correndo nel cimitero di Teolo, per trovare rifugio dalle percosse del padre sulla tomba della madre.

scalza 2Una storia strappalacrime e di degrado familiare davvero allucinante: “Stavo rientrando a casa dal lavoro al volante della mia auto quando, davanti a me, ho visto correre sulla strada, malvestita e con solo i calzini ai piedi, una ragazzina. Piangeva e continuava a voltarsi per vedere se c’era qualcuno alle sue spalle…”. Speriamo che la giustizia stavolta faccia il suo corso fino in fondo.