Donna

Ricordate Sara Falzone? Nel 1987 è diventata celebre grazie a un famoso spot della Barilla. A distanza i 30 anni quella bambina è diventata una donna

 

Ci sono quegli spot che entrano nei cuori e diventano indimenticabili. Chi non ricorda, ad esempio, quello della Barilla in cui una bambini vestita con l’impermeabile giallo esce da scuola mentre diluvia, perde per un soffio il pullmino, allora si incammina verso casa a piedi quando sotto la pioggia è attratta dal pianto di un gattino, lo raccoglie e se lo porta a casa? Era il 1987 quando la piccola Sara Falzone divenne nota per avere prestato il volto alla celebre pubblicità del noto marchio di pasta.A distanza di più di 30 anni da quel momento, com’è diventata l’ex bambina dello spot? L’ultima foto di Sara resa pubblica via web, e che le fonti internet identificano come quella che fu la bambina della pubblicità della Barilla, è datata 2014 e ci mostra una donna bella com’era la piccola “capuccetto giallo” dello spot dei prodotti alimentari. Non mentono gli occhi e il sorriso, il volto solare è rimasto nell’espressività lo stesso della bambina della pubblicità della Barilla. Nel 2010, Sara ha partecipato alla trasmissione “Attenti a quei due”, condotta da Fabrizio Frizzi. Di lei, comunque, si sono perse le tracce almeno in televisione. (Continua dopo la foto)

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L’azienda Barilla fu fondata nel 1877 da Pietro Barilla che, discendente da una famiglia di panettieri documentata a partire dal 1576, aprì a Parma un forno per la cottura del pane ed un piccolo laboratorio per la lavorazione della pasta. Nel 1910, con la costruzione del nuovo stabilimento per la pasta all’uovo, si avvertì la necessità forte di definire l’identità Barilla: il primo marchio, disegnato dallo scultore Emilio Trombara, raffigurava in un tondo il bambino garzone, “al putén” in dialetto parmigiano, che rovescia nella madia piena di farina il tuorlo di un gigantesco uovo; l’uovo è il punto focale della comunicazione, segno di abbondanza e di vita, e nel marchio venne ingigantito per valorizzarne a prima vista il significato.(Continua dopo le foto)

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Questo marchio fu utilizzato fino agli anni Trenta sulle carte intestate in combinazione con diversi logotìpi Barilla. Nel 1936 Giuseppe Venturini eliminò il bambino garzone lasciando il solo marchio “verbale” ritagliato come di latta e, nel 1949, provò ad iscriverlo entro un ovale bordato. Nel 1952 l’azienda sospese la produzione del pane per dedicarsi esclusivamente alla produzione della pasta di semola e all’uovo. Barilla fu, in quel periodo, la prima azienda ad adottare le confezioni standard in cartoncino per l’intera produzione di pasta sino ad allora venduta sfusa. L’azienda ha sempre investito molto sulla comunicazione. Una comunicazione innovativa e di forte impatto sin dal Dopoguerra grazie alla partecipazione di Mina protagonista in più di 60 filmati per “Carosello” sulla televisione italiana. Ma sicuramente tra gli spot indelebili nella mente e nei cuori degli italiani c’è quello dell’87 con la bimba dall’impermeabile giallo.