Nel caso in cui si raccogliessero almeno 50.000 firme la proposta di assegnare un reddito di maternità alle neomamme potrebbe essere presentata alla Camera e al Senato e approvata, bloccando il crollo delle nascite che negli ultimi anni ha segnato il nostro Paese. Il progetto è lineare e il contenuto della proposta è molto semplice: 1.000 euro al mese per ogni donna che, in possesso di requisiti specifici, ne faccia domanda. È una proposta avanzata dal partito Il Popolo della Famiglia che mira a sostenere l’aggregazione sociale per eccellenza: la famiglia. Il partito intende presentare una proposta concreta per valorizzare e rafforzare la famiglia naturale. Vediamo il progetto di legge.
Reddito di maternità, cos’è e a chi spetta
Alla base del concetto di Reddito di Maternità ci sono importanti obiettivi tra i quali spicca, per importanza, la lotta al crollo drastico delle nascite in Italia. Inoltre, si intende arginare gli episodi di interruzioni di gravidanza “economiche”, dare valore al lavoro svolto da ogni madre che si occupa dell’educazione e crescita dei propri figli e riconoscere il forte valore sociale della famiglia. Il testo di legge è molto semplice, il contenuto del progetto consiste in un solo articolo e consisterebbe nell’erogazione a favore delle mamme richiedenti della somma mensile di 1.000 euro. Le madri che potrebbero accedere all’erogazione sarebbero solo quelle, in possesso della cittadinanza italiana, non vincolate da un rapporto di lavoro subordinato (che non producono reddito) e che prestano attività lavorativa, quindi, solo all’interno del nucleo famigliare. Il totale retributivo sarebbe, quindi di 12.000 euro annui, esenti da carichi fiscali e previdenziali. La domanda andrebbe presentata, presso il proprio Comune di residenza, entro 15 giorni dalla nascita del figlio o entro 15 giorni dall’emissione della sentenza che decreti l’adozione del minore. Il contributo sarebbe erogato fino al compimento dell’ottavo anno di vita del bambino.
La donna che decide di dedicarsi alla famiglia merita un riconoscimento. È questo l’obiettivo della proposta di legge: infatti, le richiedenti potrebbero essere solo quelle madri che, volontariamente, decidono di astenersi dall’attività lavorativa “canonica” per dedicarsi a quella domestica e alla crescita ed educazione dei figli. Nel caso in cui la donna decidesse di tornare a lavorare, il supporto economico sarebbe, quindi, immediatamente interrotto. Per sostenere il progetto sarà sufficiente sottoscrivere la proposta direttamente sul sito www.ilpopolodellafamiglia.net. Le risorse economiche che sarebbero necessarie per rendere legge il Reddito di Maternità equivarrebbero all’8% del costo previsto per l’attuale manovra finanziaria, per un totale di 3 miliardi di euro all’anno. La raccolta delle firme terminerà entro pochi mesi ma potrebbe realmente aumentare il numero delle nascite italiane.