Dalla Cina è recentemente arrivata una notizia particolarmente deplorevole, che sta facendo il giro del mondo per la sua crudeltà. La vicenda riguarda purtroppo il piccolo Kun Kun, un bambino cinese di solo 8 anni, sieropositivo, e ora noto in tutto il Pianeta per essere stato espulso all’unanimità da tutti gli abitanti del villaggio di Shufangya, nella provincia di Sichuan, nel quale abitava.
Tutti – ma proprio tutti, compresi suo nonno e sua nonna – hanno infatti firmato il drammatico appello con il quale si è formalizzata la petizione per allontanare un bambino sieropositivo perchè messo al mondo da una donna malata di Aids. Un caso che ha fatto scalpore, considerato che in Cina i malati di Aids e le persone sieropositive sono spesso oggetto a una discriminazione senza precedenti.
Così è stato anche per Kun Kun. Nel 2011, quando al bimbo fu diagnosticata la malattia, il bimbo fu addirittura espulso da scuola e emarginato da tutti. “Il patrigno che fino ad allora spediva dei soldi ai nonni per aiutarli a crescerlo lo disconobbe immediatamente. Della madre non si ebbe più notizia. Così Kun Kun diventò un piccolo selvaggio combina-guai, inviso alla popolazione perché entra nelle case di nascosto, appicca incendi e mette le cose a soqquadro” – ricordava Il Corriere della Sera, che si è occupato della vicenda. Queste le parole del capo del villaggio:
Gli abitanti del villaggio sanno che è innocente e solo un bambino, hanno simpatia per lui ma l’Aids è troppo terrificante
Così cerca invece di giustificarsi il nonno:
Non ho alcun controllo su mio nipote e ora la gente lo odia perché ne combina di tutti i colori. Ho firmato la petizione sperando di attirare l’attenzione delle autorità
Un cittadino ha invece scritto su Sina Weibo, un “Twitter” cinese:
La reazione della gente è comprensibile perché l’informazione sull’Aids è pessima. Bisogna fare qualcosa per far capire loro cos’è questa malattia