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Questa bimba di due mesi viene portata in ospedale dai genitori: non mangiava e vomitava sangue. I suoi sembravano problemi di stomaco, invece la verità era un’altra

 

La piccola era arrivata in ospedale a Vercelli portata dai genitori settimane fa, per poi essere trasferita. Inizialmente sembrava che avesse dei problemi allo stomaco: non mangiava e vomitava sangue. Il giorno dopo però sono comparsi quei lividi: sulla testa aveva un vistoso ematoma, segno di un trauma cranico. Dalle lastre è venuto fuori che aveva anche due costole rotte. Ed è così che si è scoperto tutto il dramma: era stata vittima di violenza da parte di chi, invece, avrebbe dovuto difenderla da tutte le insidie del mondo. La Procura di Vercelli ha indagato il padre della bimba di due mesi ricoverata da alcuni giorni all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino in gravi condizioni. L’uomo ha ammesso di essere il responsabile delle ferite. È accusato di lesioni gravi e maltrattamenti. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile della Questura di Vercelli. Francesca, nome di fantasia della bimba, era stata accompagnata dai genitori all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli la sera dello scorso 21 giugno perché presentava segni generali di malessere. Sottoposta agli accertamenti del caso, è stata trasferita a Torino la stessa notte, in seguito alla comparsa sul suo corpo di alcuni ematomi. Ricoverata in prognosi riservata in Rianimazione, con un trauma cranico e diverse costole rotte, le sue condizioni stanno migliorando e i sanitari ne hanno deciso il trasferimento, sempre in prognosi riservata, in terapia sub-intensiva. (Continua dopo la foto)

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Il 25 luglio i medici avevano segnalato l’episodio alla procura di Vercelli che aveva aperto un’indagine. La piccola, che ora è in miglioramento, era stata invece trasferita d’urgenza al Regina Margherita perché le sue condizioni erano gravissime: per giorni si è temuto che non ce la facesse. Dai primi accertamenti era venuto fuori che per la piccola di appena due mesi e mezzo era già il terzo ricovero: il primo proprio per un altro trauma sempre imputabile al padre. “Mi è caduta dalle braccia: non l’ho fatto apposta”. Il caso era stato poi archiviato. Fino a quando ha confessato di essere lui il responsabile di quest’ultimo episodio. La coppia, italiana, vive a Stroppiana, in provincia di Vercelli e da tempo è seguita dai servizi sociali. (Continua dopo le foto)

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Le indagini della Questura di Vercelli, agli ordini del questore Rosanna Lavezzaro, sono partite dall’acquisizione delle informazioni medico-legali e sono proseguite con l’accertamento del difficile quadro familiare in cui la bimba era inserita. Nel tardo pomeriggio di lunedì la confessione del padre, che alla presenza del suo legale ha ammesso le proprie responsabilità. L’uomo risulta ora indagato a piede libero.