In media, un adulto dorme dalle sette alle nove ore al giorno, con qualche variabile che dipende da età e attività fisica praticata. Se però si hanno dei bambini in casa, non possiamo pretendere che seguano gli stessi ritmi degli adulti: un organismo in crescita necessità di molte più ore di sonno, da distribuire nell’arco della giornata.
Durante il sonno, infatti, viene prodotto l’ormone della crescita e viene consolidato l’apprendimento. È fondamentale che un bambino si corichi sempre alla stessa ora e dorma un numero adeguato di ore, così da garantire uno sviluppo sereno, senza problemi comportamentali. Nella pratica, quanto varia il fabbisogno di sonno in base all’età?
Neonato sotto i tre mesi: 15-20 ore
Ogni neonato è unico, e non tutti dormono lo stesso numero di ore; in generale, però, un bimbo al di sotto dei tre mesi di vita dorme dalle quindici alle venti ore al giorno. I cicli di sonno di un neonato sono molto brevi, e presentano un’alta percentuale di sonno REM. Come gli adulti, anche i più piccoli si svegliano tra un ciclo di sonno e l’altro, magari per fame o per essere rassicurati.
Man mano che il bambino cresce, i suoi ritmi di sonno subiranno delle variazioni, e le ore di sonno necessarie inizieranno a diminuire.
Il miglior materasso per neonati deve seguire degli standard molto precisi: bisogna che sia sicuro, anallergico e atossico, privo di laccetti o bottoni che potrebbero staccarsi. Il rivestimento dovrebbe essere sfoderabile, per essere lavato più facilmente, e realizzato con tessuti naturali come lana e cotone, traspiranti e adatti a mantenere stabile la temperatura.
Il materasso dev’essere abbastanza rigido (per non far sprofondare troppo il piccolo), magari realizzato in schiuma o lattice, così da garantire una buona traspirazione; sconsigliato invece il memory foam, perché non fornisce un sopporto adeguato. Lo spessore ideale per il materasso è compreso tra i dieci e i quindici centimetri.
Per motivi igienici, non è consigliabile passare lo stesso materasso ad eventuali secondogeniti.
Bambino tra i quattro mesi e un anno: 12-16 ore
I periodi di sonno sono ancora irregolari, ma complessivamente un bambino che ha superato i tre mesi dorme dalle dodici alle sedici ore al giorno; parecchi bambini dormono spontaneamente durante la notte, magari dormendo di tanto in tanto anche durante il giorno.
In questa fase, il bimbo potrebbe essere più recettivo alle variazioni e ai ritmi ambientali, come l’alternanza di giorno e notte; è un buon momento per abituarlo ad addormentarsi non solo tramite l’intervento di un adulto, ma anche tramite le sue stesse azioni (per esempio, dopo la poppata).
Meglio non far risvegliare il piccolo in un ambiente diverso da quello in cui ha preso sonno, per evitare che si agiti; in genere, i risvegli spontanei sono più frequenti nei bimbi allattati al seno rispetto a quelli allattati artificialmente.
Bambino di uno/due anni: 11-14 ore
Il bimbo imita i comportamenti degli adulti, ed è consigliabile instaurare una routine del sonno per indurlo a dormire durante la notte, magari mettendosi a dormire di fianco a lui.
A volte, il piccolo potrebbe avere problemi ad addormentarsi, e conviene non farlo stancare troppo nelle ore precedenti la nanna. Un rituale da effettuare poco prima di coricarsi (favola della buona notte e lucina sul comodino) può indurre il bimbo ad addormentarsi più serenamente.
Bambino di tre/cinque i sei anni: 10-13 ore
Il bimbo dorme durante la notte, ma potrebbe iniziare a temere il buio e i mostri che esso nasconde; può essere una buona idea aiutarlo a superare la paura con qualche piccolo stratagemma (per esempio, uno spray anti mostri alla lavanda). È consigliabile seguire una routine stabile per regolare i ritmi sonno-veglia.
Bambino tra i 6/12 anni: 9-12 ore
Durante il periodo scolastico, il bambino/ragazzino potrebbe avere qualche problema legato al sonno nei periodi scolastici più stressanti. È importante che la routine del sonno sia regolare, così che il bimbo non abbia problemi a restare attento durante le lezioni.
L’adolescenza e i cambiamenti ormonali
Dopo i dodici anni, diventerà più difficile controllare gli orari in cui i propri figli vanno a dormire; difficilmente li si vedrà andare a letto prima delle 23, anche a causa degli sbalzi ormonali che vanno a regolare i ritmi circadiani. Per evitare stanchezza eccessiva e scarso rendimento scolastico ad essa collegato, è comunque raccomandabile che un adolescente dorma tra le otto e le dieci ore per notte, almeno fino alla maggiore età. Da quel momento in poi, il fabbisogno di sonno diventerà sempre più vicino a quello di un adulto.