Storie di vita

Quanto costa un bambino? Incredibile racconto di uno “strano” Natale

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È uno strano, stranissimo Natale quello raccontato sul proprio blog da padre Kizito Sesana, un missionario colombiano che si trova in Kenya. Un Natale drammatico, che dimostra in poche righe quanto possa essere assurda l’anima dell’essere umano.

“Il 16 dicembre, a Nairobi, un uomo sui quarant’anni ben vestito si è presentato a Ndugu Mdogo, la casa di Koinonia per ex-bambini di strada situata nello slum di Kibera, ed ha chiesto di parlare con il responsabile. Quando Jack lo ha fatto sedere nell’unica stanza che potrebbe essere definita soggiorno, il visitatore gli ha raccontato di essere stato mandato da un donna che gestisce un grande negozio di vestiti nel centro di Nairobi, e che questa signora è amica della moglie di un ministro del Sud Sudan. A raccontare questo c’è voluto un po di tempo e intanto alcuni dei bambini, che stavano facendo lezione di inglese, si erano fatti vicini, incuriositi” – scrive il padre.

E fino a questo momento, niente lascia trasparire nulla di strano, anche se qualche indizio aveva suscitato dubbi e perplessità nell’interlocutore di questo giovane uomo.

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“L’uomo è arrivato alla conclusione puntando il dito verso uno dai ragazzi più grandi, un quindicenne, e dicendo: ‘la moglie del ministro vorrebbe adottare un bambino, per esempio uno come quello. Quanto costa?’. Jack si è fatto ripetere tutto, credendo di non aver capito bene, ma dopo diversi chiarimenti la conclusione è stata ancora più esplicita; ‘Dimmi il prezzo, posso tornare oggi pomeriggio coi soldi in contanti e portarlo via con me. Mi preoccupo io per il viaggio’. Al che Jack gli ha chiesto di aspettare qualche minuto per avere il tempo di concordare il prezzo con il suo superiore. Invece allontanandosi ha chiuso l’uomo nel soggiorno, chiuso il cancello principale e chiamata la polizia” – ha scritto ancora sul proprio sito.

“Mentre portavano via l’uomo che lanciava maledizioni contro Jack, proclamandosi innocente mediatore di un’adozione internazionale, i poliziotti hanno detto che ricevono ogni mese diverse denunce di bambini, ma sopratutto ragazzi fra i 15 e i 20 anni, che spariscono senza lasciar traccia, e temono che siano portati in Somalia per essere addestrati da Al Shabaab, il gruppo terroristico che ha organizzato gli attentati al Westgate shopping center di Nairobi nel settembre del 2013 e all’università di Garissa il Giovedi Santo di quest’anno” – ha scritto ancora il padre.

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