Malattie

Problemi di fertilità, aborto e gravidanze a rischio? Controlla la tiroide

 

La tiroide è una ghiandola da tenere sotto controllo quando si programma una gravidanza: il suo cattivo funzionamento può non dare sintomi, è molto diffuso tra le donne, ma gli effetti sul feto sono fortissimi. Ma ancora prima può ridurre la fertilità della donna.

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Scanning of a thyroid

È dimostrato che il feto, durante i primi mesi di gravidanza, dipenda esclusivamente dagli ormoni tiroidei materni, non avendo ancora sviluppato una tiroide funzionante. Se ad esempio avete un problema di ipotiroidismo e non ve ne siete accorti, potreste andare incontro ad un aborto spontaneo.

I valori della tiroide da controllare si chiamano TSH, FT3, FT4. Il controllo dei valori di TSH va considerato un esame “di prassi” per le donne in cerca di una gravidanza. E’ opportuno valutare i livelli di TSH nelle prime settimane di gravidanza nelle donne considerate a rischio (età superiore a 30 anni, storia di patologia tiroidea, patologie autoimmuni concomitanti, obesità grave, presenza di gozzo). In considerazione dell’aumento dell’età della donna al momento della ricerca di gravidanza, la valutazione della funzionalità tiroidea assume particolare importanza.

E la soluzione del problema, il riequilibrio del giusto funzionamento della tiroide è tra le cure più certificate che una donna possa sperimentare durante la gravidanza: basta assumere tutti i giorni l’ormone tiroideo in forma sintetico, la levotiroxina: non ha effetti collaterali né controindicazioni, se assunto al giusto dosaggio, anche perché è assolutamente analogo all’ormone prodotto naturalmente dal nostro organismo.

Il trattamento deve proseguire per tutto il corso della gravidanza Durante la gestazione, nei casi necessari, va proseguita l’assunzione di levotiroxina: la donna deve fare un controllo mensile e il dosaggio va di norma aumentato progressivamente in parallelo alle aumentate richieste dovute al progredire della gravidanza e anche all’aumento ponderale ad essa correlato. Il monitoraggio e la terapia sostitutiva con levotiroxina vanno in definitiva considerati come elementi utili per garantire l’instaurarsi della gravidanza, ma anche per il suo regolare completamento in donne con valori di TSH elevati.