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Più ancora del “gioco” del blue whale, ecco cosa fanno gli adolescenti che preoccupa moltissimo i genitori

 

La maggioranza degli adolescenti tra i 14 e i 18 anni utilizza i social per parlare con gli altri quando si sente solo, il 28% del campione si vede in sovrappeso, ma solo l’11,7% lo è effettivamente secondo le valutazioni del pediatra. Il 53,2% fa colazione a casa, quasi la metà non fa sport, e di questi circa 1 su 3 (33,3%) ha abbandonato un’attività sportiva. l’età media del primo smartphone è tra 10 e 12 anni, ma l’1,4% lo ha avuto anche a 5 anni e il 26% tra 6 e 10. Il 62,3% non ha ricevuto educazione sessuale da parte degli adulti, uno su tre (tra coloro che hanno già avuto rapporti) non usa mai contraccettivi, più della metà ha visualizzato materiale pornografico in rete e circa il 15% ammette di aver ricevuto proposte sessuali da parte di adulti attraverso siti e app. Domanda: e noi genitori dove stiamo, rispetto a loro? (Continua dopo la foto)

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Di fronte ad una fotografia del genere, rilevata da una indagine, presentata dalla Società Italiana di Pediatria, è facile immaginare cosa covano: un disagio forte che i pediatri rilevano apparire sempre più precocemente.  Oltre la metà degli intervistati  – 10 mila ragazzi in tutta Italia – dichiara di essere stato (sempre, spesso, qualche volta) così male da non riuscire a trovare sollievo (Continua dopo le foto).

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E se a questa percentuale si aggiungono coloro che hanno sperimentato “raramente” questa sensazione si arriva a circa l’80% del campione. Il 15% del campione si è inflitto lesioni intenzionalmente spesso per trovare un sollievo (o per puro piacere). Circa un ragazzo su due ha sentito il bisogno di avere un sostegno psicologico, ma l’84,2% non si è rivolto a un servizio di aiuto psicologico e solo il 4,8% ha utilizzato quello della scuola