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Perché non riusciamo a ricordare i sogni? Tutta colpa di quella nostra moderna abitudine

 

A chi non è capitato, almeno una volta, di svegliarsi nel mezzo di un bel sogno con una bella sensazione addosso, senza poter riacciuffare quel ricordo o dimenticandolo dopo pochi minuti? Inutili gli sforzi per ricordarlo, ormai il sogno era perso per sempre. Ma da cosa dipende? C’è qualcosa che possiamo fare per ricordare almeno i sogni belli e dimenticare gli incubi?

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Secondo i ricercatori – si legge su ‘Business Insider’ – sono diversi i fattori che possono ostacolare la capacità delle persone di ricordare i propri sogni. Dalle patologie del sonno (come apnea o insonnia) allo stress, dall’uso di alcol e droghe al comportamento dei ‘compagni di letto’ (come partner o figli), sono tante le condizioni che ci impediscono di rammentare i nostri sogni.

In particolare, nell’epoca moderna, c’è un fattore che viene considerato il principale ostacolo al ricordo dei sogni: la sveglia. Ogni giorno milioni di persone interrompono il loro sonno al suono stridente di un allarme che, riportandoli bruscamente alla ‘realtà’, impedisce loro di ricordare cosa stavano sognando un attimo prima. Le pratiche culturali quindi, spiega il ricercatore Kelly Bulkeley, possono influenzare la frequenza del ricordo dei sogni delle persone.

Tuttavia la variabilità del ricordo dei sogni non dipende solo da fattori esterni, come le condizioni del risveglio, ma anche da fattori interni, come l’interesse e la motivazione delle persone. La ricerca suggerisce infatti che le persone più interessate a ricordare i propri sogni hanno maggiori possibilità di riuscirci. Uno studio pubblicato su ‘The Science of Dreaming and the Origins of Religion’ spiega che la percentuale dei ‘non-sognatori’ è notevolmente calata dopo che questi ultimi si erano sottoposti a ‘trattamenti’ per ricordare i loro sogni.