Gossip

“Sarò mamma a ottobre”. Dopo Gomorra, Azzurra diventa madre anche nella realtà

 

Nella serie cult “Gomorra“, l’attrice Ivana Lotito interpreta Azzurra Avitabile, figlia di un boss che si è imposto nel panorama romano. Sul set ha sposato Genny Savastano – il boss interpretato da Salvatore Esposito – ed è diventata mamma di Pietro. Ebbene, l’attrice ha annunciato che a ottobre diventerà mamma anche nella vita reale.

(Continua a leggere dopo le foto)

gomorra1La scena del parto ha caratterizzato l’ultimo episodio della seconda stagione, collocandosi poco prima della morte di Don Pietro Savastano, per mano di Ciro Di Marzio. In una lunga intervista rilasciata a un sito, Ivana Lotito ha annunciato che – proprio come il personaggio di Azzurra – presto diventerà mamma.

“Sul set ho potuto vivere in anteprima la sensazione della maternità ma la gioia che sto condividendo con il mio compagno è davvero grande. Sono contenta di affidare a voi l’ufficialità della notizia. A ottobre sarò mamma davvero”. Della vita privata dell’attrice si sa pochissimo. Ivana Lotito ha sempre tenuto separata la sua carriera dalle sue vicende sentimentali. I fan, però, saranno certamente contenti di sapere del lieto evento.

*

L’attrice ha anche ribadito la grande stima che prova nei confronti del collega Salvatore Esposito: “Per me è stato davvero un angelo custode. Prima di arrivare al provino Salvatore Esposito rappresentava un mito, era Genny. Questo perché io Gomorra l’ho amata prima di tutto come spettatrice nella prima serie. Salvatore, fin dal provino, ha fatto in modo che si creasse quell’alchimia che mi ha aiutata a conquistare il ruolo. Con tutta la sua umiltà, è riuscito a mettermi a mio agio, mi ha fatta sentire al suo stesso livello: sembrava che ci conoscessimo da tanto tempo”.

gomorra3Sull’impressione avuta lavorando a Scampia, infine, ha dichiarato: “Forte, ma al tempo stesso davvero interessante. In quelle case, in quelle strade, in quei caffè preparati dalle donne che nella periferia di Napoli ci vivono davvero, c’è tanta voglia di riscatto. Eppure quasi tutti si sentono condannati alla vita dedicata al crimine, non vedono soluzione alternativa per la loro esistenza”.