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Storie di vita

Padre in carcere, mamma in ospedale: per i figli un Santo Stefano inatteso…

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Diverse volte sul nostro sito abbiamo parlato di come gli uomini e le donne delle forze dell’ordine e delle strutture militari possano svolgere un importante ruolo di supporto, che spesso va al di là di quanto sarebbero ufficialmente tenuti a produrre a titolo di comportamento.

Ebbene, l’ennesimo caso che dimostra gli auspici e i presupposti di cui sopra è avvenuto a Dervio, in provincia di Lecco, dove – nei giorni di Natale – una famiglia ha subito una serie di contraccolpi che avrebbero potuto avere ripercussioni ancora più gravi nella serenità dei bimbi.

Un uomo di 35 anni, originario dello Sri Lanka, ha infatti avuto un corposo diverbio con la moglie. Un diverbio che è subito degenerato in un’aggressione fisica, tanto che l’uomo ha colpito la moglie in testa con un martello, mandandola in ospedale in prognosi riservata. Resosi conto di quanto avvenuto, l’uomo si è poi immediatamente costituito, chiamando le forze dell’ordine.

E così, con il padre in cella e con la madre in ospedale, la sorte dei bambini era in balìa completa degli eventi. Ma a proteggerli e a permetter loro di trascorrere un Santo Stefano non totalmente rovinato dalla drammaticità della situazione ci hanno pensato gli stessi carabinieri.

“I carabinieri si sono messi ai fornelli della mensa, hanno improvvisato un pranzo di Santo Stefano, hanno portato dei giocattoli dei figli dei militari e li hanno dati ai bambini ospiti della caserma” – racconta il quotidiano Il Giorno (qui l’articolo completo), che si è occupato del caso.

I carabinieri sono inoltre riusciti a trovare in tempi record una famiglia di amici che si prenderà cura dei piccoli in attesa che la madre guarisca. Insomma, una storia drammatica, che ha sollevato – sebbene non vi fossero bisogno di conferme – l’immediata solidarietà dei carabinieri.