Salute e benessere

Ormai lo fanno tutti ma è davvero pericoloso. I bambini giocano con lo smartphone o il tablet? Allora dovrebbero smettere

 

Attenzione genitori: i bambini tra i 6 ed i 24 mesi non dovrebbero stare a contatto con i display di smartphone o tablet poiché l’uso quotidiano di tali dispositivi per i bimbi di quella fascia di età potrebbe causare loro un ritardo nella comunicazione o nell’uso delle parole. Il primo studio ad aver iniziato ad analizzare l’effetto specifico dello sviluppo verbale dei piccolissimi, che giocano anche solo qualche decina di minuti al giorno sui vari tipi di tablet e simili, è stato condotto in Canada. Ben 900 bimbi di 18 mesi sono stati esaminati nella loro capacità di comunicazione con suoni e uso di parole o frasi. Questi i principali dati emersi: più del 20% di loro trascorre almeno 28 minuti al giorno di fronte ad un display di un dispositivo mobile ed ogni incremento di 30 minuti del tempo trascorso di fronte ad uno di questi dispositivi comporta un aumento del 49% dei rischi di ritardi nelle capacità di comunicazione verbale dei più piccoli. Gli studiosi hanno controllato chi fra loro aveva problemi di linguaggio. Si è cercato di verificare quante parole conoscevano, se usavano suoni o paroline per comunicare e richiamare l’attenzione degli adulti. Presentata al ‘Pediatric Academic Societies Meeting’, la ricerca è stata guidata da Catherine Birken dell’università di Toronto, che ha sollecitato altri studi in materia condotti e sperimentazioni di larga scala sugli effetti dell’uso di screen sullo sviluppo. (Continua dopo la foto)

bimbodentro2L’accademia dei pediatri americani raccomanda di non far usare tablet e smartphones ai piccoli con meno di 18 mesi. L’età a rischio, secondo gli studiosi, è quella tra i sei mesi e i due anni. Maggiore è il tempo trascorso a giocherellare con ipad e altri dispositivi, maggiore è il rischio di ritardi nello sviluppo del linguaggio. (Continua dopo le foto)

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“Penso che sia il primo studio che si sia occupato di esaminare il rapporto fra ipad e i problemi di linguaggio nei piccoli – spiega Catherine Birken, primo autore della ricerca all’Hospital for Sick Children di Toronto, in Ontario – . E’ la prima volta che si fa luce su questa questione, ma servono ulteriori verifiche per validare ulteriormente i risultati del nostro studio”.