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#Orangerevolution, oggi Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze. E in Italia come vivono?

 

 

Italia in decima posizione, il Niger in fondo alla classifica, in testa Svezia, seguita da Finlandia e Norvegia. No, al momento non siamo un Paese per bambine e ragazze. Lo dice il quinto dossier sulle condizione della violenza dei minori in Italia, presentato da Terres des Hommes, nel giorno in cui l’Onu festeggia la giornata internazionale delle bambine e delle ragazze.

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E perché l’Italia non è un Paese per ragazze?  L’Italia ha gli stessi risultati della Svezia per quanto riguarda il numero di figli per madri adolescenti (6 su 1.000) e tasso di mortalità materna (4 su 100.000 nascite), mentre ha una percentuale minore di donne che siedono in Parlamento (31% contro 44%). Non hanno le stesse opportunità dei maschi.

Il dossier contiene la graduatoria dei Paesi dove bambine e ragazze hanno maggiori opportunità di crescita e di sviluppo, basata su 5 parametri: matrimoni precoci, numero di bambini per madri adolescenti, mortalità materna, completamento della scuola secondaria di primo grado e numero di donne in Parlamento.

E’ tutt’altro che rosea la condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo: ogni sette secondi una ragazza con meno di 15 anni si sposa, oltre un milione di ragazze diventano madri prima di compiere i 15 anni, mentre 70.000 ragazze tra i 15 e i 19 anni perdono la vita ogni anno per cause legate alla gravidanza e al parto.

Ancora, nel mondo 30 milioni di bambine rischiano di subire mutilazioni genitali femminili nel prossimo decennio e oltre un terzo delle giovani donne nei Paesi in via di sviluppo è fuori sia dal circuito scolastico che da quello del lavoro formale. In molti Paesi al mondo, infine, le ragazze continuano a non potersi esprimere liberamente e a non essere coinvolte nei processi decisionali pubblici e privati. A livello globale, solo il 23% dei seggi parlamentari è occupato da donne le quali, peraltro, presiedono le Camere dei Parlamenti solo nel 18% dei casi. E a sorpresa, la più alta percentuale di donne in Parlamento si registra in Ruanda (64%).