Bambino

Occhi rossi, lingua a fragola e febbre alta: come distinguere la malattia di Kawasaki dalla rosolia

 

Una congiuntivite, lingua a fragola, febbre e linfonodi gonfi sul collo. Sono alcuni dei sintomi banali ma che, se compaiono insieme, riconducono ad un quadro clinico di una malattia che colpisce soprattutto i bambini maschi in età pediatrica. Una infiammazione dei vasi sanguigni che può essere pericolosa se attacca le coronarie del bambino.

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kawasaky

 

Si chiama malattia di Kawasaki. La sindrome di Kawasaki  è di recente scoperta, essendo stata osservata per la prima volta nel 1967 in Giappone dal pediatra giapponese Tomisaku Kawasaki: durante la fase acuta della malattia, i bambini spesso manifestano febbre alta, arrossamento e gonfiore alle mani e ai piedi e per questo è facile confonderla con i sintomi della scarlattina. Invece si tratta di una infiammazione dei vasi sanguigni che colpisce i vasi di medio calibro di tutti i distretti dell’organismo, prevalentemente nei lattanti e nei bambini nella prima infanzia.

Quali sono le cause
La causa della malattia di Kawasaky è ancora sconosciuta; si pensa che la malattia sia la conseguenza di più fattori che agiscono insieme. E’ probabile che alla base della malattia ci sia una causa scatenante infettiva, infatti nei bambini con MK sono stati trovati diversi batteri e virus ma nessuno di questi può essere considerato il responsabile della malattia. L’infezione farebbe manifestare la malattia in soggetti con una predisposizione genetica; la componente genetica è dimostrata dal fatto che la MK è più frequente nella popolazione asiatica dove c’è anche una maggiore incidenza della malattia nei fratelli e soprattutto nei gemelli; inoltre sono descritti casi di MK in figli di genitori che hanno avuto la malattia nell’infanzia. La complicanza più temibile è rappresentata dagli aneurismi coronarici, la cui incidenza viene ridotta dal 15-25% a meno del 5, quando i pazienti sono trattati con immunoglobuline entro il decimo giorno dall’esordio della febbre.

E’ possibile prevenire la sindrome di Kawasaki?
Non è possibile prevenirla poiché non sono al momento note le cause.

Come si cura
La terapia prevede due farmaci per diminuire l’infiammazione. Lo scopo principale della terapia è però quello di prevenire la comparsa degli aneurismi coronarici.
• Immunoglobuline endovena (IVIG): rappresentano il trattamento “protettivo” per eccellenza per le coronarie; vengono eseguite entro il 10° giorno di malattia, preferibilmente entro il 7°, con il consenso dei genitori e dopo aver eseguito un prelievo per epatite B, epatite C e HIV;
• Aspirina (ASA): a dosaggio maggiore, 4 volte al giorno, fino a 48 ore dalla scomparsa della febbre. Dopo le prime 48 ore e per 8 settimane una volta al giorno.

Cosa può fare un genitore?
In caso di comparsa di febbre persistente e dei segni descritti, far valutare immediatamente il bambino dal pediatra. Nei bambini con diagnosi certa di MK e in trattamento con aspirina, evitare contatti con persone affette da varicella. Nei bambini che sono stati trattati con immunoglobuline per la MK i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella devono essere posticipati di dieci mesi. E’ consigliato infine vaccinare contro l’influenza i bambini che hanno avuto la MK e che assumono aspirina. Per quanto riguarda l’attività sportiva, non ci sono restrizioni per i pazienti senza dilatazione coronarica o con dilatazione transitoria dopo la sospensione dell’aspirina.