Concepimento

Non riuscite a rimanere incinte? Tutte le possibili cause nascoste in uno scorretto stile di vita

 

Un primo errore è quello di iniziare a fare controlli o a porsi il problema di fertilità quando scatta l’esigenza di avere un  bambino: spostare in avanti, in età sempre più avanzata, il momento giusto della prima gravidanza giustifica sempre più spesso i diffusi problemi di fertilità di una coppia.  Se pensiamo che la finestra biologica di maggiore fertilità è tra i 20 ed i 25 anni  e che in Italia l’età media della prima gravidanza è 32 anni suonati, ci possiamo rendere conto di quanto incidano i cambiamenti sociali, lo stile di vita e soprattutto la mancanza di una corretta informazione, sull’aumento della percentuale di coppie infertili e talvolta anche sulla inefficacia di metodi come la fecondazione assistita. Ecco alcuni comportamenti che mettono a rischio la fertilità di una coppia.

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Lo stress Con lo stress si giustificano tutte le patologie, però in questo caso i ginecologi rivelano un legame tra una condizione alterata e uno stile di vita frenetico con la capacità riproduttiva: difficile dire se ne è la causa o se i disturbi psicologici sono la conseguenza dell’incapacità di concepire. Di sicuro, in una situazione di forte stress, come quello che può derivare dall’intenso desiderio di concepire, determina un forte aumento dei livelli circolanti di cortisolo (il cosiddetto “ormone dello stress”) che può aumentare l’infertilità. Alterazioni del liquido spermatico, per quanto riguarda l’uomo,  e della funzione ovulatoria, per la donna.

Età Gli apparati genitali maschili e femminili sono delicatissimi, per questo bisogna averne cura fin dall’adolescenza. Per quel che riguarda le donne è bene ricordare che tutte le cellule uovo vengono prodotte durante la gestazione per poi essere rilasciate dalla prima mestruazione fino ad esaurirsi con la menopausa; tanto più tempo passa prima dell’instaurarsi di una gravidanza tanto maggiore è la possibilità che queste cellule uova abbiano subito danni dovuti a tante cause, non ultimo il trascorrere del tempo. Per quanto riguarda l’apparato riproduttivo maschile può essere danneggiato da diversi fattori soprattutto durante la pubertà quali alterazioni della cute che riveste il pene, un posizionamento anomalo dei testicoli, infezioni delle vie seminali o varicocele.

Occhio al peso Sia l’obesità che il sottopeso sono responsabili del 12% dei casi di infertilità. Nelle donne un aumento eccessivo di peso spesso è accompagnato da alterazioni ormonali tali da poter causare un’alterazione dell’ovulazione in termini sia di numero di cicli ovulatori che di qualità degli ovociti con ripercussioni molto negative sulla capacità riproduttiva. Gli uomini obesi possono contare su un minor numero di spermatozoi, spesso anche più lenti del normale come pure l’obesità, se associata a diabete e problemi cardiovascolari può determinare disfunzione erettile. Allo stesso modo un’eccessiva magrezza, soprattutto nel sesso femminile, unita a una intensa sportiva può ugualmente deregolare il ciclo mestruale.

Il fumo non aiuta  Il 13% delle donne non fertili fuma: le fumatrici impiegano più tempo a concepire perché il fumo danneggia le ovaie. Il fumo è un nemico anche della fertilità maschile poiché incide negativamente sulla produzione degli spermatozoi, sulla loro motilità, forma e vitalità e più sigarette si fumano maggiore è la probabilità che anche il DNA degli spermatozoi venga danneggiato.