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“No carne e no sesso per le donne incinte: solo pensieri puliti fino a che non nasce il bambino” le frasi choc di un manuale pubblicato dal ministero della Salute

 

Abbiamo sempre detto che la gravidanza è un periodo senza limitazioni di sorta, a meno di prescrizioni specifiche del ginecologo e ora, contro le donne, viene pubblicato dal ministero della Salute un manuale governativo di “buoni consigli” di vita sana per le donne che aspettano un figlio, a cui si chiede loro di astenersi dal consumo di carne, di non praticare sesso e di avere solo «buoni pensieri». Un’iniziativa che ha suscitato reazioni ironiche, polemiche e critiche da parte di specialisti e movimenti femminili (continua dopo la foto)

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Niente sesso né carne a tavola. Un manualetto governativo  è stato pubblicato in India, ma perché le donne di quel Paese dovrebbero attenersi a regole così penalizzanti per la femminilità? Il vademecum, intitolato “Cura della madre e del bambino”, è stato diffuso alla vigilia della Giornata internazionale dello Yoga dal ministero dell’Ayush, che promuove l’uso di terapie alternative (Ayurveda, yoga, unami, siddha, omeopatia e naturopatia). Per foruna anche i media indiani sono insorti e hanno usato per lo più toni ironici nel presentare giorni fa il documento che propone una serie di comportamenti fra cui, oltre a «non mangiare carne e non avere relazioni sessuali», «evitare cattive compagnie, formulare pensieri spirituali, leggere biografie di grandi personaggi, ed appendere belle immagini in camera da letto». (Continua dopo le foto)

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L’accoglienza negativa ha spinto il ministro dell’Ayush, Shripad Naik, ad intervenire per cercare di ridimensionare le polemiche sostenendo che «si tratta di un libro vecchio di tre anni» che «non contiene alcun divieto pressante, ma che solo “consiglia” di astenersi dal consumo di carne e di uova, e dalle pratiche sessuali». Per nulla convinte da queste spiegazioni, le attiviste sociali indiane hanno ribattuto che «è un fatto che, per esempio, a pagina 14 il manuale consiglia esplicitamente alle donne incinte di «allontanarsi da desiderio, ira, attaccamento, odio e concupiscenza».