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Neonati che dormono in una scatola? In Finlandia succede proprio questo! Ecco il perchè!

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In Finlandia molti bambini dormono in una scatola, senza che ciò possa rappresentare necessariamente un aspetto da denigrare, anzi. La motivazione è semplice: da oltre 80 anni il Kela (l’equivalente della nostrana Inps), invia alle nuove mamme una scatola di cartone che può essere facilmente utilizzata come una sorta di “culla”, calda e… confortevole.

La scatola è tuttavia ben di più di quanto si possa immaginare. Al suo interno sono infatti presenti tutti quegli elementi che possono garantire al piccolo neonato un approdo alla “vita” un po’ più comodo e protettivo. Nel kit recapitato alla mamma sono infatti contenute:

  • materasso
  • copri materasso
  • lenzuolo di sotto
  • copripiumino
  • coperta
  • sacco a pelo / trapunta
  • tuta da neve
  • cappello
  • guanti
  • stivaletti impermeabili
  • abito con cappuccio
  • tuta leggera fatta a maglia
  • calze
  • guanti
  • cappello
  • passamontagna
  • body
  • tutine
  • leggings in colori e modelli unisex
  • asciugamano con cappuccio da bagno
  • forbicine per le unghie
  • spazzola per i capelli
  • spazzolino da denti
  • termometro da bagno
  • crema
  • salviettine igieniche
  • pannolini di stoffa
  • libro illustrato
  • giocattolo per la dentizione
  • coppette lavabili per il reggiseno
  • preservativi

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Insomma, un vero e proprio kit che permetterà al giovanissimo bebè – e alla sua mamma – di vantare tutto l’occorrente necessario per i primi giorni di vita. È inoltre previsto che le mamme possano volontariamente rinunciare al kit dono, avendo in cambio un aiuto economico pari a circa 140 euro. Tuttavia, difficilmente le mamme rinunciano alla possibilità di avere con sé questa straordinaria scatola, il cui contenuto – in evidenza – ha un valore di gran lunga superiore al bonus monetario che l’istituto previdenziale ha la possibilità di erogare.

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Come anticipato, questa piacevole abitudine va avanti oramai da 8 decenni, e si è gradualmente rinnovata nel tempo, lasciando comunque intatta la motivazione alla base di tutto. A contribuire maggiormente alla bonarietà della regalia, il fatto che gli indumenti inviati – come invece qualcuno potrebbe ritenere – sono di ottima qualità, cotone 100% o materiale riciclato, e spesso sono talmente duraturi che vengono tramandati da fratello a fratello, o da sorella a sorella (sono unisex), non come una “beneficenza” statale per le famiglie meno abbienti, ma come il frutto di un dovuto riconoscimento dello Stato alle donne finlandesi.

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Inoltre, a contribuire maggiormente alla positiva valutazione del pacco dono inviato alle mamme finlandesi, vi è anche l’evidenza di aver assistito a una graduale mutazione del contenuto. Nel 2006, ad esempio, i pannolini usa e getta furono abbandonati per reintrodurre quelli di stoffa, maggiormente ecologici. Vennero inoltre tolti i ciucci e i biberon, e inseriti altri doni. Il tutto, per predisporre un buon kit che fosse in grado di rispondere accuratamente e adeguatamente alle variabili esigenze della popolazione femminile.

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In Italia invece si parla di bonus monetari, ma… voi non preferireste forse poter contare anche su un dono gradito come quello che le donne finlandesi che hanno un figlio ricevono ogni volta? Fateci sapere la vostra opinione!

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