Secondo quanto afferma una ricerca nordamericana compiuta all’interno degli uffici dell’Università di Toronto, nausea e vomito – alcuni dei principali sintomi della prima fase di gravidanza – sarebbero un “toccasana” per il bebè che nascerà. In altri termini, tali fastidi potrebbero nascondere un lato positivo per il bambino e, nonostante siano difficilmente sopportabili per le donne in attesa, sono considerabili in maniera ottimistica per il bimbo.
Nausea e vomito sarebbero infatti dei sintomi strettamente correlati allo sviluppo sano del foto e, pertanto, una loro presenza sarebbe una sorta di “garanzia” di minori probabilità di andare incontro a una crescita incongrua, o al rischio di aborto.
A dimostrare quanto sopra è l’indagine condotta dai medici dell’ Hospital for Sick Children, dell’università di Toronto e pubblicata su Reproductive Toxicology, secondo cui l’85% delle donne ha tali disturbi nel mattino, con sintomi da medi a gravi.
“Abbiamo scoperto che il rischio di aborto è di 3 volte più elevato nelle donne che non hanno nausee e vomito. In particolare abbiamo osservato che le donne di oltre 35 anni di età, le più esposte all’aborto, sembrano trarre maggior giovamento quando hanno tali fastidi al mattino” – hanno sottolineato i ricercatori, per poi precisare che, in ogni caso – “assumere farmaci anti nausea non sembra pregiudicare l’effetto protettore dei disturbi sul feto”.
Insomma, prima di lamentarvi dei vostri fastidi durante i primi mesi di gravidanza… riflettete su quanto possano essere una spia di positività per il bimbo che nascerà!