Famiglia

Natale e doni per bambini? Cogliamo questa occasione per regalare loro giochi non diversi per genere

 

Quest’anno a Natale non facciamo gli stessi soliti errori: purché sia rosa per le bambine, purché sia azzurro o blu per i maschietti. Addirittura in alcuni negozi di giocattoli i giochi sono divisi per genere. Questo non vuol dire regalare con ostentazione un fucile o un gioco di ingegno ad una bambina, ma non scegliere noi per loro avendo in mente un pregiudizio di genere: la scelta del gioco potrebbe avere un impatto a lungo termine sullo sviluppo delle capacità del bambino e allinearsi con l’eccessiva diversificazione di genere nel mercato dei giocattoli – dove per le bimbe tutto è rosa e pieno di principesse e per i maschi blu e pieno di supereroi e giochi di ingegno – potrebbe favorire il perpetuarsi di un dislivello educativo e professionale nelle materie scientifiche tra i due sessi. E’ quanto sostiene la sociologa americana Elizabeth Sweet dell’Università di Sacramento che consiglia: in vista del Natale meglio scegliere giochi che vadano al di là degli stereotipi di genere, a una bambina non devono piacere necessariamente le principesse, a un maschietto non necessariamente costruzioni o macchinine. Nonni e genitori prima di gettarsi negli acquisti natalizi è bene che considerino gli interessi del bambino indipendentemente dal sesso.

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”Differenti tipologie di giocattolo aiutano i bambini a sviluppare differenti capacità – spiega Sweet – per esempio le costruzioni di certo aiutano lo sviluppo delle capacità spaziali, le bambole quello del linguaggio e delle capacità di accudimento. Tutte queste capacità sono essenziali per una persona completa”, dichiara, indipendentemente se maschio o femmina.

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Quindi limitarsi a offrire alle femminucce giochi da femmina e ai maschietti giochi da maschio non solo può limitare lo sviluppo di determinate capacità nell’uno e nell’altro sesso (empatiche e di cura per lui, scientifiche per lei); ma rinforza anche lo stereotipo che le ragazze non sono brave in matematica e scienza condizionandole nelle loro scelte di studio e carriera. Infine Sweet è critica anche verso quelle case produttrici che propongono lo stesso gioco in versione maschile e femminile, ad esempio le costruzioni per bimba sono rosa, i giochi ”di intelligenza” nella versione ‘pink’ contengono domande e soggetti al femminile, ad accentuare una diversità che in realtà non esiste.